giovedì, dicembre 29, 2005

Decimo (e ultimo) tempo

Il cargo sottratto alla ribellione e guidato da Qruig si dirige verso la Morte Nera, scortato dai TIE Fighter guidati da falsi piloti imperiali. Le proporzioni della base sono così imponenti da intimidire i ribelli. Eloise e Chak'Tha si nascondo all'interno di alcune casse, mentre Kyle si traveste da ufficiale e gli altri da trooper, Luke compreso. Qruig, nei panni di un pilota imperiale, continua a guidare il cargo.
"E' grande quanto un pianeta!" sussurra Qruig, ma dalla Morte Nera proviene subito una comunicazione che chiede al cargo i codici di autenticazione.
"Qruig rispondi" avverte delicatamente Luke, che è il più calmo tra tutti nonostante gli jedi avvertano chiaramente la presenza di Darth Vader a bordo della Morte Nera.
"Cargo QR2T" preparatevi ad un'ispezione" risponde la radio dopo aver ricevuto i codici. La tensione sale improvvisamente.
"Questo non è regolare" avverte Luke.

Il cargo atterra finalmente in una delle baie di attracco della Morte Nera, tutti quanti sono estremamente nervosi. Non appena la nave viene bloccata a terra i portelloni si aprono ed entrano a bordo alcuni trooper che scortano un ufficiale. Kyle non ha idea se l'ufficiale gli sia superiore o meno ma non dubbio non si scompone. Tenta di mettere una faccia infastidita per quanto sta accadendo e non lo saluta di proposito.
Se la cosa sia giusta o meno non è chiaro ma l'ufficiale chiede subito a Kyle le cause dei segni di combattimento sullo scafo del cargo e dove siano finiti i TIE mancanti all'appello.
"Siamo stati attaccati" inizia Kyle.
"Pirati?" si informa l'ufficiale.
"No, Ribelli! E siamo riusciti a balzare nell'iperspazio appena in tempo".
L'ufficiale guarda Kyle a lungo e quest'ultimo riesce a sostenere il suo sguardo.
"Controllate la nave!" ordina l'ufficiale, poi rivolgendosi di nuovo a Kyle: "Perché avete usato questi codici? Sono vecchi."
"Temevamo un'intercettazione" riprende Kyle ma la scusa e fiacca e il sopracciglio dell'ufficiale si alza a squadrare Kyle.
"Sergente, ispezionate i computer!" ordina l'ufficiale.
"Signore ci vorrà almeno mezz'ora" avverte il sergente.
"Allora non importa" suggerisce sottovoce Kyle all'ufficiale.
"Allora non importa" ripete l'ufficiale al suo seguito e poi se ne esce dalla nave.
"Ottimo lavoro Kyle" si congratula Luke.

I finti imperiali scendono dal cargo e Kyle sbriga le pratiche per il check-out del carico. In particolare fa attenzione a dove sono piazzate le casse che nascondo Eloise e Chak'Tha dopodiché guida gli altri fuori dall'hangar verso gli alloggi dei soldati semplici. Grazie al cielo riescono a trovare una sala alloggi vuota dove organizzarsi. L'obiettivo della missione è semplice: sabotare il cannone della Morte Nera attraverso un dispositivo che, collegato ai terminali di controllo dell'arma ne provocherà l'esplosione. Dal computer presente negli alloggi Qruig ricava al mappa della stazione e capisce quale direzione è necessario seguire per arrivare a destinazione.

Dopo poco Adawa, Luke, Kyle e Qruig si incamminano verso i magazzini a recuperare Eloise e Chak'Tha. Arrivati a destinazione caricano la cassa su di un ascensore e i due escono fuori. Nel frattempo nell'hangar principale è in arrivo lo shuttle imperiale. I soldati sono schierati in pompa magna per dare il benvenuto all'Imperatore in persona, accolto da Darth Vader.

"Ora devo andare!" dice Luke agli altri, "Questa volta sono pronto!". Nessuno dice niente: tutti si aspettavano questo da Luke e capiscono che è una cosa che solo lui può affrontare e che deve farlo da solo. "Lascio la missione nelle tu mani" dice Luke rivolto ad Eloise.
"Non ti deluderò" lo rassicura la Twi'lek.
"Lo so! Che la Forza sia con voi" e se ne va.

Mentre Kyle guida gli altri presso la sala controllo del cannone, Eloise e Chak'Tha passano dai condotti di manutenzione. Kyle riesce ad introdursi nella sala adducendo di dover consegnare dei pezzi di ricambio ed in effetti i trooper alla porta lo lasciano passare, non prima però di avergli fatto notare di essere in ritardo.

All'interno della sala tutti si stanno preparando per il salto nell'iperspazio: un ufficiale fornisce a Kyle le istruzioni su dove attendere il termine del balzo. Kyle e gli altri seguono gli ordini ma sono frastornati dalla notizia... da quando la Morte Nera è in grado di saltare nell'iperspazio? Non avevamo distrutto il satellite necessario? E dove siamo diretti?
Ma tutte queste domande sono destinate ad avere presto una risposta. Poco dopo il viaggio interstellare entra nella sala Darth Vader in persona.
"Capitano, siamo pronti al fuoco?" chiede Vader.
"Sissignore. Cannone operativo entro un ora" risponde l'ufficiale.
Dallo grande schermo panoramico della sala appare il pianeta che ospita la base della Ribellione.
"Kedugan!" dice Adawa.
"Così alla fine Lieth ci ha tradito completamente" conclude Kyle.
Darth Vader intanto esce dalla sala controllo e Kyle ne approfitta per parlare con un ufficiale di guardia, portando la conversazione sul nuovo adepto di Vader. L'ufficiale ammette che l'adepto sia piuttosto inquietante ma non ne sa molto. Qruig, non visto, si mette a sedere ad uno dei terminali liberi, facendo finta di lavorare.

Chak'Tha ed Eloise sono risuciti a penetrare in basso, sotto la sala di controllo, presso le sale dove risiedono gli enormi e complicati macchinari di alimentazione del cannone della Morte Nera. Ci sono dei trooper che controllano la zona, non molti a dire il vero, ma sufficienti a creare dei problemi. I due escono allo scoperto e ingaggiano battaglia.

Al piano superiore intanto Qruig nota sui monitor cosa sta accandendo sotto di loro e con un po' di fortuna riesce ad escludere microfoni e telecamere per dare tempo ad Eloise. Ma qualche vago rumore della battaglia arriva anche senza l'ausilio degli altoparlanti, Kyle se ne rende conto e prima che l'ufficiale in comando possa accorgensi e fare qualcosa, lo manda a sbattere con un colpo di telecinesi contro una paratia, facendolo svenire sul colpo. Tutti quanti si girano verso l'ufficiale per soccorrerlo e ne esce un po' di confusione che depista gli imperiali.

Qruig, seduto al computer, intercetta una comunicazione da una sala esterna.
"Sala Armamenti! Avete mandato un allarme??" chiede una voce imperiale.
"No... deve trattarsi di un malfunzionamento" mente spudoratamente Qruig, ma non sa quanto dall'altra parte gli abbiano creduto.
Chak'Tha ed Eloise intanto continuano la loro battaglia al piano inferiore. Quando non restano più trooper Eloise si avvicina verso una console libera e piazza il programma di sabotaggio.
Il programma si avvia ma qualcosa va storto: qualcuno si è accorto dell'intrusione e sta annullano l'operazione. Per fortuna ci pensa Qruig a estromettere l'accesso alla sala dall'esterno e a riavviare il sabotaggio: fa iniziare la procedura di caricamento del cannone e con il programma di sabotaggio impedisce al colpo di scaricarsi all'esterno. E' questione di minuti e tutto salterà in aria!

Mentre il panico si diffonde nella nave. Kyle, Adawa e Qruig raggiungono Eloise al piano inferiore. Appena in tempo per incontrare nuovamente Lieth.
"Sapevo che dovevate esserci voi dietro a tutto questo!" esclama Lieth. Ma il sith non pare essere preoccupato dalla situazione, ancora una volta il suo obiettivo principale è quello di uccidere i suoi vecchi alleati, dimostrando a tutti di essere il più forte e il più capace.
Comincia una serrata battaglia tra i quattro Jedi ma subito dopo poco Lieth spinge via Adawa con un colpo di telecinesi e la getta di sotto alla paratia che circonda il motore del cannone. Per foturna a salvarla ci pensa Chak'Tha che riesce a ripescarla con il suo rampino. Adawa, per aggrapparsi al rampino, perde la sua spada laser: è fuori dallo scontro. Ora tutto dipende da Kyle ed Eloise.

Altrove Luke ha raggiunto la sala dell'Imperatore. Al suo fianco si trova Darth Vader. Luke, spinto dalla furia, ingaggia in combattimento l'Imperatore ma viene intercettato da Darth Vader. Ha inizio il duello finale tra padre e figlio. Dopo poco, Vader costringe Luke ad abbassare la propria guardia e osserva nella mente del figlio scorgendovi Leia e scoprendo di avere una figlia. Luke, percependo il pericolo della scoperta, si getta nuovamente contro il padre, accandendosi ferocemente fino a tagliargli via la mano destra (la stessa che Vader gli aveva tolto tempo addietro). L'Imperatore incoraggia Luke a finire suo padre e prendere il suo posto accanto a lui, ma Luke riesce a placare la sua rabbia e getta via la propria spada laser, rifiutandosi di uccidere il padre.

Nella sala dei cannoni Lieth, accerchiato dai due Jedi, salta via portandosi sulla gattaiola che abbraccia il motore, al di sopra del burrone che circonda il complesso macchinario. Eloise e Kyle non si perdono d'animo e lo seguono. Eloise prova a saltare dietro a Lieth per accerchiare l'avversario ma lui non si fa sorprendere: con un altro colpo di telecinesi tenta lo stesso trucco che è costato caro ad Adawa. La Jedi in effetti cade nel vuoto ma riesce in extremis ad appendersi alla paratia. Lieth non può finirla solo perché Kyle si getta contro Lieth a testa bassa riuscendo miracolosamente a disarmarlo.
"Arrenditi" gli intima Kyle.
"Mai!" urla Lieth e dalle sue mani escono micidiali fulmini.

"Sono un cavaliere jedi, come mio padre Anakin prima di me" dichiara coraggiosamente Luke.
L'Imperatore Palpatine, seccato, lo avverte che se non si concederà al lato oscuro della Forza non può aspettarlo niente più che la morte e dicendo questo comincia a colpire ripetutamente Luke fulminandolo.


La vista di Luke, morente a causa dell'Imperatore, è finalmente sufficiente per risvegliare Vader dal suo lungo sogno di morte: Anakin Skywalker solleva l'Imperatore e nonostante questi lo colpisca con i fulimini lo scaraventa sotto il burrone, uccidendolo.

Kyle para i colpi dei fulmini grazie alla propria spada laser e poi si getta contro Lieth sempre più invasato e sempre più accecato dalla sete di morte. I due si avvinghiano in un disperato corpo a corpo fino a che non si sbilanciano e cadono nel burrone. Lieth urla di rabbia e disperazione e cade nel vuoto mentre Kyle risce ad aggrapparsi.

Anakin cade a terra, stremato dalla battaglia, consumato nello spirito e nel corpo, vicino alla morte. Luke gli si avvicina e il padre gli chiede di togliergli la maschera così che i due si possano vedere almeno una volta. La faccia di Anakin è bianca, pallidissima e piena di terrificanti cicatrici. Anakin ringrazia il figlio per averlo salvato e chiede di raccontare l'accaduto alla sorella. Dopodiché muore tra le braccia di Luke.

All'interno della Morte Nera intanto le esplosioni continuano a succedersi. Una dopo l'altra varie zone si spopolano mentre gli imperiali abbandonano la base, ormai ferita a morte. E' questione di poco tempo prima del cataclisma finale. Eloise raggiunge la scena insieme agli altri, poi si avvicina a Luke e delicatamente lo scosta dal corpo del padre.
"Dobbiamo andare" gli dice dolcemente.

Quella sera su Kedugan, Luke prepara una pira funebre dove bruciare il corpo di suo padre, Anakin Skywalker, che ancora veste l'armatura di Darth Vader. Tra il fumo che si alza tra le fiamme ed i festeggiamenti dei Ribelli, Luke vede nel cielo lo spirito di Ben Kenobi e di Yoda; stavolta accando a loro prende posto anche Anakin Skywalker...
Eloise e Leia si avvicinano a Luke. La sorella lo prende per la mano e lo porta con sé a festeggiare finalmente la vittoria contro l'Impero.

giovedì, dicembre 15, 2005

Ottavo tempo

Lieth lascia sfilare Qruig e Chak'Tha: non sono loro il suo scopo. Il neo sith non vede l'ora di combattere con Eloise e Kyle per dimostrare loro quanto il lato oscuro della forza abbia accresciuto il suo potere.
Lieth sfodera la sua nuova spada laser, rossa e assetata di battaglia. Kyle è intimidito dalla sicurezza che il suo avversario ostenta: ricorda bene di quando lo prendeva in giro per le sue scarse capacità. Lieth si è sempre sentito superiore a Kyle e forse a ragione. Eloise invece brucia di rabbia per il tradimento: Lieth è stato il primo dei Jedi istruiti da Luke e lui l'ha ripagato in questo modo!?
Lieth si getta all'attacco dei due jedi ed è subito chiaro che Eloise e Kyle, nonostante il vantaggio numerico, fanno fatica a tenergli testa: Kyle si limita a difendersi dai colpi del suo avversario, Eloise - più esperta e conoscendo bene Lieth che l'ha istruita negli anni addietro - si destreggia meglio ma non riesce a metterlo in difficoltà.

Qruig e Chak'Tha intanto si sono messi alla ricerca del satellite-portale che permetterebbe alla Morte Nera di muoversi nell'iperspazio. Ad un tratto odono un rumore sordo sotto di loro e capiscono che sono i motori del satellite. I due si dirigono verso il pontile che unisce l'area perimetrale alla torre di lancio del satellite. I due incontrano la resistenza di alcuni stormtrooper ma una granata del chistori placa ogni animosità. Chak'Tha usa una seconda grantata come diversivo e abbatte i trooper, spiazzati, con il suo laser.
Qruig arriva finalmente alla porta della torre di controllo, spara contro il meccanismo di chiusura facendolo saltare; la porta si apre all'istante ma dietro, ad aspettarlo ci sono altri trooper: il pilota riesce a mettersi al riparo appena in tempo ma un colpo di laser lo ferisce al braccio. Intanto Chak'Tha raggiunge il compagno e con la sua formidabile mira mette ko gli avversari.
Qruig, ferito ma sui suoi piedi, penetra nella sala comandi. I tecnici lo guardano storto ma non osano alzare un dito contro di lui vista l'enorme guardia del corpo lucertoloide che lo accompagna.

"Lieth! Come hai potuto farci questo?" domanda infuriata Eloise.
"Luke è un illuso e ci ha ingannati. Vader è il mio vero maestro. Voi non siete niente, quando vi avrò abbattuti cercherò Adawa e infine Luke. Vedrete di cosa sono capace" risponde invasato Lieth.
"L'orgoglio è stata la tua rovina" lo rimbecca Eloise.
"No, la mia virtù!"
Kyle intato combatte in silenzio, tutto concentrato a tener testa al suo avversario. Il vecchio padawan suda ed è visibilmente frustrato. Con un urlo si getta contro a Lieth, attaccandolo come un forsennato ma riuscendo a far ben poco. Lieth ferma i suoi attacchi senza particolare sforzo e poi con un gesto della mano, usando la forza, lo scaraventa fuori dal parapetto, all'esterno del perimetro.
"Aspettami là sotto padawan, sarò da te fra poco" esclama sardonico Lieth.
Lo scontro tra Eloise e Lieth continua sulla passerella. La Jedi ora non parla più e si concentra sulla battaglia. I risultati si percepiscono subito e Lieth, per evitare un colpo di Eloise, si butta di sotto, la Jedi lo segue a ruota.

Chak'Tha tiene sotto tiro i presenti mentre Qruig, velocemente, tenta un modo per sabotare il computer che persiede al controllo del satellite.
"Oh! Ecco la OpenAstro" si compiace Qruig controllando casualmente un monitor. La loro nave, come era prevedibile, è stata prelevata dalla foresta. "Questo renderà le cose più semplici! C1 riattiva la nave". Il piccolo droide, che si era nascosto sulla nave, esce da un armadietto e si mette all'opera cinguettando nella sua lingua robotica.
"E questo dovrebbe bastare a fare il resto" conclude Qruig che dopo aver spostato il braccio di un argano in mezzo alla traiettoria di lancio del satellite, spara all'impazzata sui terminali per metterli fuori uso.

Intanto lo scontro tra i Jedi va avanti. Kyle si è riunito alla battaglia e si trova spada contro spada con Lieth. Kyle è madido di sudore ma visibilmente cerca di mantenere una calma piuttostro precaria.
"Cosa vuoi dimostrare?" chiede al traditore.
"Di essere più forte di prima! Anche tu: sei vecchio ma sei in gamba a recuperare il tempo perduto. Perché non ti unisci a noi?"
"Mi è bastato scappare una volta" risponde Kyle, poi si sente un'esplosione provenire dall'interno del perimetro: è il satellite che, nella sua procedura di lancio, si è scontrato con i bracci meccanici dell'argano spostato da Qruig.
"Hai fallito la tua missione" dice Eloise rivolta a Lieth.
"La mia missione non è proteggere questo sito".
"Vedremo che ne penserà il tuo Imperatore" conclude Eloise.
Ma i discorsi sono interrotti dai colpi di spada laser. Lieth incalza i suoi avversari e con un colpo tenta di diramare Kyle che - nonostante tutto - riesce a respingere l'attacco.
"Non puoi usare sempre gli stessi trucchi!" conclude Kyle.

Ma ad interrompere lo scontro arriva la OpenAstro che con i suoi cannoni laser fa fuoco di sbarramento contro Lieth costringendolo a separarsi dai suoi avversari. Eloise e Kyle di fronte al tempo che stringe e la superiorità di Lieth in questo scontro spengono le loro spade laser e ripiegano a bordo della OpenAstro. I due sono un po' sconfortati dall'esito della battaglia e dalle parole di Lieth ma non c'è molto tempo per pensare. Fortunatamente la missione è stata un successo e per questo pianeta il pericolo Morte Nera è scongiurato, almeno sul breve periodo. Le popolazioni autoctone, prendendo coraggio di fronte a questa vittoria, decidono così di unirsi alla Ribellione!

Giorni dopo, a bordo della nave ammiraglia comandata da Ackbar si svolge una riunione tra gli Jedi, Chak'Tha e Qruig, Erudash, Pubdush, Leia ed Ackbar stesso.
L'Ammiraglio è preoccupato per il tradimento di Lieth: teme che egli possa rivelare la posizione della base ribelle su Kedugan, ma Leia non è dell'avviso:
"Non lo farà. Il suo tradimento non arriverà a tanto. Ma non è questo di cui vi voglio parlare oggi. E' arrivato un messaggio di Luke. Il messaggio è disturbato ma è chiaro che Luke sta chiedendo agli Jedi di raggiungerlo su Tardrene"
"Che posto è Tardrene?" chiede Kyle.
"E' un sistema remotissimo" risponde Ackbar "noto ma ignorato perché difficilmente raggiungibile ed estremamente povero. Praticamente irrilevante. E temo che potrebbe trattarsi di una trappola"
"Ma non possiamo non andare..." conclude Eloise.

Pochi giorni dopo Qruig e Chak'Tha accompagnano Adawa, Eloise e Kyle sul pianeta Tardrene. Ci vogliono alcuni giorni di viaggio e qualche balzo nell'iperspazio per arrivare: il sistema è davvero in un angolo sperduto della galassia. Ma appena la nave scende sul pianeta gli jedi si accorgono che c'è qualcosa di strano, un disturbo nella forza.
"Si avvertono fin troppe cose" dice Eloise, ma questo non fa desistere il gruppo nella sua ricerca. Al gruppo pare di girare a caso, certe volte seguono quello che la forza suggerisce loro fino a quando una voce - chiara e forte - arriva direttamente nella testa di Eloise: è Luke che la sta chiamando.
Gli jedi procedono così attraverso la jungla, guidati da Eloise che allunga il passo sempre più fino a che non giungono di fronte a delle rovine: si tratta di una grande piramide soffocata dalla vegetazione della foresta. La roccia levigata è scolpita di bassorilievi e ci sono varie aperture che permettono l'ingresso alla costruzione.
Mentre il gruppo osserva basito un urlo bestiale si alza alla loro destra: una grande creatura dal corpo di rospo ma con i denti lunghi ed affilati si getta contro di loro. Chak'Tha sfodera immediatamente il suo blaster e colpisce la bestiaccia che, capita l'antifona, vede bene di filarsela.
"A parte le bestiacce è un posto ospitale. Penso che ci troveremo bene qui!" osserva compiaciuto Luke, mentre si avvicina al gruppo con un sorriso disteso sulle labbra.
"Che razza di posto è mai questo?" chiede esterefatto Kyle.
"Un posto antico, privilegiato dalla forza. I Tardrenici sono stati, forse inconsapevolmente, primi adepti della Forza..." e mentre Luke spiega questo ai suoi apprendisti li guida attraverso un percorso buio dentro la grande piramide fino ad una camera illuminata da alcuni globi luminosi. La sala è pulita, abitata dalla presenza della Forza.
"Qui noi cresceremo nell'uso della Forza. Noi e i nostri prossimi seguaci..."

domenica, dicembre 04, 2005

Settimo tempo

Allo spazioporto le truppe imperiali si inquadrano in tutta fretta; gli ufficiali sono tutti impettiti e si stanno preparando a ricevere il loro ospite con tutti gli onori che l'occasione comporta. Arriva preso un'astronave che procede alla manovra di atterraggio. Le truppe si mettono sull'attenti, gli ufficiali alzano il mento per apparire più marziali.
L'astronave atterra, il portellone si apre in una nuvola di fumo degli ammortizzatori a pressione che si scaricano.
"Benvenuto signore, siamo pronti per la missione, abbiamo raduntato gli uomini per..." esordice uno degli ammiragli.
"So già tutto, faccia strada".


Nella foresta di LarycTred Eloise e il suo piccolo gruppo di ribelli procedono alla ricerca dell'Isola Secca. Fortunatamente uno dei laryctrediani si è proposto di accompagnarli perché avanzare è faticoso e difficile: gli acqutrini sono freddi e pullulano di bestie ed animali che sgusciano via sott'acqua. Dopo qualche ora di marcia finalmente l'Isola Secca è in vista: si tratta di una piccola collina che si eleva dalla palude; è ricorperta di muschio rocce e, naturalmente, funghi.
"Guarda qua!" dice Eloise a Kyle "sono tracce di passi, qui sul muschio, Burag deve essere qui e l'ombra che ho visto muoversi deve essere lui: facciamo attenzione" conclude la Twi'lek.
I cinque compagni si dividono: Chak'Tha e Qruig, insieme alla guida, salgono sull'Isola Secca da un lato mentre Kyle ed Eloise procedono dalla parte opposta. Ma mentre i due salgono Kyle sente il rumore di un ciottolo che cade verso di loro, alza lo sguardo appena in tempo per rendersi conto che non è una pietra quella che sta arrivando, ma una granata esplosiva; istintivamente l'apprendista di Eloise respinge l'esplosivo grazie alla telecinesi. La bomba affonda lontano nell'acquitrino ed esplode mettendo in allarme tutti quanti.
Ormai evidentemente scoprti, Eloise e Kyle lasciano perdere la segretezza e saltano in cima alla collina utilizzando i propri poteri jedi. Burag sta fuggendo e per evitare i due jedi si va a rintanare in una caverna poco distante. Eloise vorrebbe usare cautela ma Kyle è piuttosto alterato, ha un conto in sospeso con il consigliere, e si getta a capofitto dentro l'anfratto. Ovviamente Burag è lì ad aspettarlo e gli spara contro con il suo blaster ma Kyle, istintivamente, sfodera la propria spada laser e para abilmente il colpo, poi punta la spada contro il consigliere che è costretto ad arrendersi per aver salva la vita.

"Chi va là?" chiede speranzosa una voce ignota dal fondo della caverna.
E' Erudash, legato ed imprigionato, piuttosto malmesso e con un aspetto di chi ha dovuto sopportare freddo, fame e privazioni. Sopraggiungono anche Eloise e gli altri che provvedono immediatamente a liberare l'ostaggio, mentre Kyle continua a tenere sotto controllo il consigliere.

"Per fortuna siete arrivati!" dice sollevato Erudash, debole e incredulo "dobbiamo fare in fretta: questo pianeta non è una base mineraria, ma un'installazione militare che sviluppa alta tecnologia! Gli imperiali stanno costruendo uno speciale portale che consentirà alla Morte Nera di muoversi attraverso l'iperspazio. Quando il portale sarà lanciato nell'orbita di Laryc Tred
la Morte Nera potrà arrivare su questo sistema e con il suo micidiale potenziale distruttivo metterà sicuramente in ginocchio la scarsa resistenza di queste popolazioni ad unirsi all'Impero".
"E lui?" chiede Kyle indicando Burag.
"Lui spalleggia gli imperiali e mi ha imprigionato qui dentro...".
"Dammi il tuo comunicatore" intima Kyle al consigliere "ti ho visto mentre ne usavi uno durante lo scontro con gli imperiali di qualche ora fa".
Burag, spalle al muro, è costretto a cedere il suo comunicatore che, caso vuole, ha anche una chiamata in arrivo. Quando Kyle apre la comunicazione, avvicinando il microfono a Burag (non prima di averlo guardato storto a sufficienza), la voce metallica dall'altra parte si limita a rassicurare: "Stiamo arrivando". Il gruppo si scambia qualche occhiata significativa.
"Con quello possono rilevare la nostra posizione!" commenta poco felice Qruig.
"Allora muoviamoci in fretta, il resto delle spiegazioni a dopo." conclude Eloise.

Appena fuori dalla grotta c'è la guida laryctrediana ad attendere il gruppo. E' palesemente nervosa e Qruig dice che ha fretta, qualcosa la sta allarmando. In effetti la compagnia fa in tempo a fare pochi passi verso gli acquitrini che un gigantesco lumacone, piuttosto minaccioso e decisamente affamato, fa il suo ingresso in scena. Sembra impossibile che una creatura di quelle dimensioni possa stare dietro ad un gruppo di bipedi che corrono, ma la bestia è veloce e sa muoversi bene nel suo ambiente naturale, a differenza di Eloise e compagni.
Indietro, agitato e sudante, è rimasto proprio il consigliere Burag e quando il lumacone gli si avventa contro, la giovane jedi si gira e gli lancia tra le fauci il comunicatore di Burag. Anche Chak'Tha non è rimasto inoperoso e, durante la fuga, ha messo mano al suo blaster. Il cacciatore di taglie chistori si volta e con la sua mira micidiale colpisce alla testa il lumacone che caracolla schiacciando il malcapitato consigliere.

Due scout imperiali fanno da scorta alla chiatta imperiale che si fa strada tra la jungla di Laryc Tred, alla volta dell'Isola Secca.
"Signore, il segnale proviene da questa direzione. Dall'ultimo contatto sappiamo che il nostro infiltrato li aveva alle calcagna".
"Capitano, volti verso destra".


Eloise sprona i suoi compagni a proseguire nella fuga. La foresta è ostile e pericolosa e bisogna muoversi ma nella corsa Chak'Tha, inavvertitamente, urta contro uno degli enormi funghi viola: una nuvola di spore lo avvolge e il cacciatore di taglie non fa in tempo a trattenere il respiro, così comincia a tossire selvaggiamente. Forse attirato dall'odore degli intrusi, forse dal rumore e dai colpi di tosse arriva uno dei predatori a complicare la situazione e stavolta non c'è nessun fischio a scacciare l'enorme animale.
Chak'Tha ha le lacrime agli occhi ma non si perde d'animo e mette mano al suo blaster. Il predatore intanto si avventa contro il laryctrediano e con una zampata lo getta riverso nel fango, forse vorrebbe banchettare con la sua preda ma i colpi di laser di Eloise e Chak'Tha glielo impediscono. Qruig intanto accerchia l'animale e si dirige verso la loro guida, per soccorerla.
Kyle mentre la bestia è distratta dal fuoco di sbarramento di Chak'Tha approfitta per saltargli in groppa e risalire fino alla sua testa. L'animale vorrebbe gettarlo a terra ma infastidito dai colpi di laser si dirige verso il suo attaccante. Kyle però sfodera la propria spada laser e la pianta nella testa del predatore che dopo poco si accascia al suolo morente.

Finalmente i ribelli riescono a raggiungere il villaggio dei laryctrediani. Ad accoglierli trovano il capo che fortunatamente si è ripreso dall'attacco del suo consigliere. Pubdush non è rimasto con le mani in mano e con sorpresa di tutti ha organizzato la ribellione. Tira un'aria diversa ora, forse il capo ha riferito del tradimento di Burag, ma i nativi sono decisamenti più attivi e disposti a dare battaglia di quanto non fosse accaduto in precedenza.
Erudash, provato dalla prigionia ma pressato dalla contingenza, continua a fornire dettagli sull'installazione imperiale su Laryc Tred. La sua nave infatti, orbitando sopra il pianeta, ha rilevato la posizione della base. L'installazione è formata da tre torri che costuiscono un perimetro difensivo, al centro sorge, o meglio, si interra l'hangar dove è assemblato il satellite-portale che - se attivo - consentirebbe alla Morte Nera di arrivare su questo sistema.
"Non possiamo permetterlo, dobbiamo sabotare l'operazione" dice Eloise.
"Già!" conviene Qruig "e poi io rivoglio la mia nave e temo di sapere dove andare a cercarla ora...".
Alla riunione è presente anche Pubdush ed è chiaro che ha intenzione di coadiuvare l'assalto. Lui e i suoi guerrieri forniranno ai ribelli un diversivo: attaccheranno frontalmente l'installazione per dare l'opportunità ad Eloise e i suoi di infliltrarsi e completare la missione.
"Dobbiamo aspettarci la presenza di ATST" avverte Erudash. E' chiaro che tutto deve avvenire in poco tempo o sarà una strage di laryctrediani...

"Signore, il segnale dice che i ribelli si trovano a 5 miglia ad ovest" prova a questionare l'ufficiale.
"Non sono più qui. Giri questa chiatta e torniamo immediatamente alla base".
"... sì, signore".


Eloise è nervosa, deve aspettare i primi segni di battaglia prima di passare all'azione. Avverte un disturbo nella forza, qualcosa che la rende nervosa, probabilmente è l'ansia per i laryctrediani. Ma i suoi pensieri sono interrotti dalla tromba dall'allarme degli imperiali: l'assalto è iniziato.
Dopo qualche minuto Eloise, Kyle, Qruig e Chak'Tha passano all'azione. I due jedi saltano sulle mura del perimetro utilizzando le proprie abilità. Portano con loro due rampini e li fissano a terra. I due mercenari, utilizzandoli per la risalita, sono presto al loro fianco.
"Scendiamo!" ordina Eloise. E i quattro scendono di corsa le scale che dalle mura li portano verso l'hangar. Ma purtroppo il piccolo gruppetto non passa inosservato quanto vorrebbe ed una pattuglia di trooper li individua. Kyle ed Eloise mettono mano alla loro spada laser e passano indenni attraverso il fuoco di sbarramento dei trooper, falcidiandoli.
"C'è ancora qualcosa che non va..." dice Eloise, poi capisce, alza lo sguardo e vede incedere verso di lei una figura vestita di rosso, con in mano una spada laser, il passo sicuro e un'aura di odio e rabbia che l'accompagna.
"Finalmente vi ho ritrovato" dice soddisfatto Lieth.

giovedì, dicembre 01, 2005

Sesto tempo

Il gruppo di Eloise si addentra nella bassa foresta di Laryc Tred e, seguendo il consiglio degli autoctoni, con molta circospezione. Il bosco è ostile da attraversare, pieno di enormi funghi e puzzolenti acquitrini.
Eloise e Kyle avvertono le vibrazioni del pericolo nell'aria.
"C'è un predatore nei paraggi" dice Eloise sottovoce ma si accorge che i laryctrediani sono consapevoli di quello che sta accadendo e bisbigliano tra di loro.
Qruig capisce quello che dicono. "Stanno dicendo che qualcosa si sta avvicinando" avverte gli altri.
Si odono i rumori di qualcosa di grosso in avvicinamento, poi da dietro uno degli enormi funghi di cui è composta la foresta appare un enorme predatore decisamente ostile, sbavante e piuttosto affamato a giudicare dall'anomisità con cui ci si rivolge contro. Si alza subito uno strano fischio, modulato da uno strumento fissato su di un'asta in mano a Pubdush. Il predatore, stizzito e spaventato, scappa via lasciando il gruppo libero di proseguire.

Mentre il cammino prosegue Pubdush e il suo consigliere Burag si mettono a discutere nella loro lingua. Qruig riesce a buttare l'orecchio su qualche brandello di conversazione e capisce che il capo sta chiedendo Burag maggiori delucidazioni a proposito di Erudash. Il consigliere si destreggia tra le domande, cercando di evitarle, ma è evidentemente troppo nervoso.

La marcia ha finalmente termine di fronte al relitto di una nave, la Felab, che era ovviamente la nave di Erudash ed è atterrata in modo a dir poco fortunoso: ci sono addirittura dei segni di combattimento sullo scafo. La nave, probabilmente, è stata abbattuta nello spazio. Qruig e Chak'Tha esplorano l'interno della Felab: è buio e non sembra esseci niente di interessante però il cacciatore di taglio non manca di notare che non ci sono armi e che sicurametne qualcuno ha combattuto lì dentro.

All'esterno Kyle chiede spiegazioni a Burag: se questo è tutto quello che il consigliere sa dire riguardo ad Erudash sembra davvero poco! Quando l'ha incontrato? Che gli ha detto? Dove si è diretto? Perché non ha riportato al suo capo l'incidente? Ma il consigliere è un maestro ad evadere le domande e ancora una volta gira la frittata a suo favore facendo notare che non è lui quello di cui si deve provare la lealtà quanto piuttosto degli stranieri che vogliono rischiare la loro vita aprendo una ribellione contro l'Impero.

Eloise guarda in giro utilizzando il suo visore e nota che ci sono delle tracce di calore in avvicinamento da nord.
"Chiatte imperiali in arrivo" avverte la giovane Twi'lek.
Mentre tutti si armano come possono Kyle nota che il consigliere approfitta della confusione per defilarsi mentre dice qualcosa al suo comunicatore. L'apprendista Jedi non ha intenione di farselo sfuggire una seconda volta e invece di pensare alla battaglia lo pedina.
Intanto i laryctrediani si nascondo tra i funghi.

Arrivano gli imperiali e si mettono ad esplorare la zona e purtroppo individuano subito Kyle che è costretto ad uscire allo scoperto, mani in alto. Mentre gli imperiali si avvicinano tenendo sotto tiro Kyle, Eloise salta da uno dei funghi, direttamente sul tetto della chiatta volante.
"Al diavolo!" commenta la Twi'lek e contravvenendo a quanto gli aveva chiesto la principessa Leia sfodera la sua spada laser seminando il panico (e qualche braccio) tra gli imperiali. I laryctrediani, incoraggiati dall'azione di Eloise, escono allo scoperto e partecipano allo scontro.
Chak'Tha e Qruig con i loro fucili fanno fuoco di sbarramento e in poco tempo gli imperiali soccombono all'attacco.

"Dannazione me lo sono fatto scappare un'altra volta!" si maledice Kyle che ovviamente a perso le tracce di Burag. Ma presto ci si accorge che anche Pebdush manca all'appello. Eloise suda freddo: se il capo è rimasto ucciso nella collutazione è sicuro che i laryctrediani non la seguiranno più. La jedi si arrampica su uno dei funghi più alti e dopo poco lo individua: è riverso a terra, con gli acquitrini tinti sangue che fanno disperare di averlo trovato vivo.
Kyle lo soccorre: "E' stato aggredito, ma è ancora vivo".
"E gli è stato tolto il fischio che aveva scacciato il predatore" commenta Qruig.
Nonostante il trambusto è evidente che i laryctrediani, incredibilmente, ancora non sospettano del consigliere.
"E' in pericolo di vita?" si informa Eloise.
"C'è troppo sangue, non si capisce" risponde Kyle.
Sopraggiunge Chak'Tha, con un'unità medica prelevata dalla Felab e la utilizza su Pebdush tamponando la situazione e mettendo fuori pericolo il capo.

"Ora dobbiamo agire in fretta" dice Eloise. Così mentre i laryctrediani riportano il loro capo all'accampamento per provvedere alle sue cure, il gruppo procede alla ricerca del consigliere scomparso e probabilmente di Erudash.
Destinazione: l'Isola Secca all'interno della foresta.