domenica, dicembre 04, 2005

Settimo tempo

Allo spazioporto le truppe imperiali si inquadrano in tutta fretta; gli ufficiali sono tutti impettiti e si stanno preparando a ricevere il loro ospite con tutti gli onori che l'occasione comporta. Arriva preso un'astronave che procede alla manovra di atterraggio. Le truppe si mettono sull'attenti, gli ufficiali alzano il mento per apparire più marziali.
L'astronave atterra, il portellone si apre in una nuvola di fumo degli ammortizzatori a pressione che si scaricano.
"Benvenuto signore, siamo pronti per la missione, abbiamo raduntato gli uomini per..." esordice uno degli ammiragli.
"So già tutto, faccia strada".


Nella foresta di LarycTred Eloise e il suo piccolo gruppo di ribelli procedono alla ricerca dell'Isola Secca. Fortunatamente uno dei laryctrediani si è proposto di accompagnarli perché avanzare è faticoso e difficile: gli acqutrini sono freddi e pullulano di bestie ed animali che sgusciano via sott'acqua. Dopo qualche ora di marcia finalmente l'Isola Secca è in vista: si tratta di una piccola collina che si eleva dalla palude; è ricorperta di muschio rocce e, naturalmente, funghi.
"Guarda qua!" dice Eloise a Kyle "sono tracce di passi, qui sul muschio, Burag deve essere qui e l'ombra che ho visto muoversi deve essere lui: facciamo attenzione" conclude la Twi'lek.
I cinque compagni si dividono: Chak'Tha e Qruig, insieme alla guida, salgono sull'Isola Secca da un lato mentre Kyle ed Eloise procedono dalla parte opposta. Ma mentre i due salgono Kyle sente il rumore di un ciottolo che cade verso di loro, alza lo sguardo appena in tempo per rendersi conto che non è una pietra quella che sta arrivando, ma una granata esplosiva; istintivamente l'apprendista di Eloise respinge l'esplosivo grazie alla telecinesi. La bomba affonda lontano nell'acquitrino ed esplode mettendo in allarme tutti quanti.
Ormai evidentemente scoprti, Eloise e Kyle lasciano perdere la segretezza e saltano in cima alla collina utilizzando i propri poteri jedi. Burag sta fuggendo e per evitare i due jedi si va a rintanare in una caverna poco distante. Eloise vorrebbe usare cautela ma Kyle è piuttosto alterato, ha un conto in sospeso con il consigliere, e si getta a capofitto dentro l'anfratto. Ovviamente Burag è lì ad aspettarlo e gli spara contro con il suo blaster ma Kyle, istintivamente, sfodera la propria spada laser e para abilmente il colpo, poi punta la spada contro il consigliere che è costretto ad arrendersi per aver salva la vita.

"Chi va là?" chiede speranzosa una voce ignota dal fondo della caverna.
E' Erudash, legato ed imprigionato, piuttosto malmesso e con un aspetto di chi ha dovuto sopportare freddo, fame e privazioni. Sopraggiungono anche Eloise e gli altri che provvedono immediatamente a liberare l'ostaggio, mentre Kyle continua a tenere sotto controllo il consigliere.

"Per fortuna siete arrivati!" dice sollevato Erudash, debole e incredulo "dobbiamo fare in fretta: questo pianeta non è una base mineraria, ma un'installazione militare che sviluppa alta tecnologia! Gli imperiali stanno costruendo uno speciale portale che consentirà alla Morte Nera di muoversi attraverso l'iperspazio. Quando il portale sarà lanciato nell'orbita di Laryc Tred
la Morte Nera potrà arrivare su questo sistema e con il suo micidiale potenziale distruttivo metterà sicuramente in ginocchio la scarsa resistenza di queste popolazioni ad unirsi all'Impero".
"E lui?" chiede Kyle indicando Burag.
"Lui spalleggia gli imperiali e mi ha imprigionato qui dentro...".
"Dammi il tuo comunicatore" intima Kyle al consigliere "ti ho visto mentre ne usavi uno durante lo scontro con gli imperiali di qualche ora fa".
Burag, spalle al muro, è costretto a cedere il suo comunicatore che, caso vuole, ha anche una chiamata in arrivo. Quando Kyle apre la comunicazione, avvicinando il microfono a Burag (non prima di averlo guardato storto a sufficienza), la voce metallica dall'altra parte si limita a rassicurare: "Stiamo arrivando". Il gruppo si scambia qualche occhiata significativa.
"Con quello possono rilevare la nostra posizione!" commenta poco felice Qruig.
"Allora muoviamoci in fretta, il resto delle spiegazioni a dopo." conclude Eloise.

Appena fuori dalla grotta c'è la guida laryctrediana ad attendere il gruppo. E' palesemente nervosa e Qruig dice che ha fretta, qualcosa la sta allarmando. In effetti la compagnia fa in tempo a fare pochi passi verso gli acquitrini che un gigantesco lumacone, piuttosto minaccioso e decisamente affamato, fa il suo ingresso in scena. Sembra impossibile che una creatura di quelle dimensioni possa stare dietro ad un gruppo di bipedi che corrono, ma la bestia è veloce e sa muoversi bene nel suo ambiente naturale, a differenza di Eloise e compagni.
Indietro, agitato e sudante, è rimasto proprio il consigliere Burag e quando il lumacone gli si avventa contro, la giovane jedi si gira e gli lancia tra le fauci il comunicatore di Burag. Anche Chak'Tha non è rimasto inoperoso e, durante la fuga, ha messo mano al suo blaster. Il cacciatore di taglie chistori si volta e con la sua mira micidiale colpisce alla testa il lumacone che caracolla schiacciando il malcapitato consigliere.

Due scout imperiali fanno da scorta alla chiatta imperiale che si fa strada tra la jungla di Laryc Tred, alla volta dell'Isola Secca.
"Signore, il segnale proviene da questa direzione. Dall'ultimo contatto sappiamo che il nostro infiltrato li aveva alle calcagna".
"Capitano, volti verso destra".


Eloise sprona i suoi compagni a proseguire nella fuga. La foresta è ostile e pericolosa e bisogna muoversi ma nella corsa Chak'Tha, inavvertitamente, urta contro uno degli enormi funghi viola: una nuvola di spore lo avvolge e il cacciatore di taglie non fa in tempo a trattenere il respiro, così comincia a tossire selvaggiamente. Forse attirato dall'odore degli intrusi, forse dal rumore e dai colpi di tosse arriva uno dei predatori a complicare la situazione e stavolta non c'è nessun fischio a scacciare l'enorme animale.
Chak'Tha ha le lacrime agli occhi ma non si perde d'animo e mette mano al suo blaster. Il predatore intanto si avventa contro il laryctrediano e con una zampata lo getta riverso nel fango, forse vorrebbe banchettare con la sua preda ma i colpi di laser di Eloise e Chak'Tha glielo impediscono. Qruig intanto accerchia l'animale e si dirige verso la loro guida, per soccorerla.
Kyle mentre la bestia è distratta dal fuoco di sbarramento di Chak'Tha approfitta per saltargli in groppa e risalire fino alla sua testa. L'animale vorrebbe gettarlo a terra ma infastidito dai colpi di laser si dirige verso il suo attaccante. Kyle però sfodera la propria spada laser e la pianta nella testa del predatore che dopo poco si accascia al suolo morente.

Finalmente i ribelli riescono a raggiungere il villaggio dei laryctrediani. Ad accoglierli trovano il capo che fortunatamente si è ripreso dall'attacco del suo consigliere. Pubdush non è rimasto con le mani in mano e con sorpresa di tutti ha organizzato la ribellione. Tira un'aria diversa ora, forse il capo ha riferito del tradimento di Burag, ma i nativi sono decisamenti più attivi e disposti a dare battaglia di quanto non fosse accaduto in precedenza.
Erudash, provato dalla prigionia ma pressato dalla contingenza, continua a fornire dettagli sull'installazione imperiale su Laryc Tred. La sua nave infatti, orbitando sopra il pianeta, ha rilevato la posizione della base. L'installazione è formata da tre torri che costuiscono un perimetro difensivo, al centro sorge, o meglio, si interra l'hangar dove è assemblato il satellite-portale che - se attivo - consentirebbe alla Morte Nera di arrivare su questo sistema.
"Non possiamo permetterlo, dobbiamo sabotare l'operazione" dice Eloise.
"Già!" conviene Qruig "e poi io rivoglio la mia nave e temo di sapere dove andare a cercarla ora...".
Alla riunione è presente anche Pubdush ed è chiaro che ha intenzione di coadiuvare l'assalto. Lui e i suoi guerrieri forniranno ai ribelli un diversivo: attaccheranno frontalmente l'installazione per dare l'opportunità ad Eloise e i suoi di infliltrarsi e completare la missione.
"Dobbiamo aspettarci la presenza di ATST" avverte Erudash. E' chiaro che tutto deve avvenire in poco tempo o sarà una strage di laryctrediani...

"Signore, il segnale dice che i ribelli si trovano a 5 miglia ad ovest" prova a questionare l'ufficiale.
"Non sono più qui. Giri questa chiatta e torniamo immediatamente alla base".
"... sì, signore".


Eloise è nervosa, deve aspettare i primi segni di battaglia prima di passare all'azione. Avverte un disturbo nella forza, qualcosa che la rende nervosa, probabilmente è l'ansia per i laryctrediani. Ma i suoi pensieri sono interrotti dalla tromba dall'allarme degli imperiali: l'assalto è iniziato.
Dopo qualche minuto Eloise, Kyle, Qruig e Chak'Tha passano all'azione. I due jedi saltano sulle mura del perimetro utilizzando le proprie abilità. Portano con loro due rampini e li fissano a terra. I due mercenari, utilizzandoli per la risalita, sono presto al loro fianco.
"Scendiamo!" ordina Eloise. E i quattro scendono di corsa le scale che dalle mura li portano verso l'hangar. Ma purtroppo il piccolo gruppetto non passa inosservato quanto vorrebbe ed una pattuglia di trooper li individua. Kyle ed Eloise mettono mano alla loro spada laser e passano indenni attraverso il fuoco di sbarramento dei trooper, falcidiandoli.
"C'è ancora qualcosa che non va..." dice Eloise, poi capisce, alza lo sguardo e vede incedere verso di lei una figura vestita di rosso, con in mano una spada laser, il passo sicuro e un'aura di odio e rabbia che l'accompagna.
"Finalmente vi ho ritrovato" dice soddisfatto Lieth.