giovedì, dicembre 29, 2005

Decimo (e ultimo) tempo

Il cargo sottratto alla ribellione e guidato da Qruig si dirige verso la Morte Nera, scortato dai TIE Fighter guidati da falsi piloti imperiali. Le proporzioni della base sono così imponenti da intimidire i ribelli. Eloise e Chak'Tha si nascondo all'interno di alcune casse, mentre Kyle si traveste da ufficiale e gli altri da trooper, Luke compreso. Qruig, nei panni di un pilota imperiale, continua a guidare il cargo.
"E' grande quanto un pianeta!" sussurra Qruig, ma dalla Morte Nera proviene subito una comunicazione che chiede al cargo i codici di autenticazione.
"Qruig rispondi" avverte delicatamente Luke, che è il più calmo tra tutti nonostante gli jedi avvertano chiaramente la presenza di Darth Vader a bordo della Morte Nera.
"Cargo QR2T" preparatevi ad un'ispezione" risponde la radio dopo aver ricevuto i codici. La tensione sale improvvisamente.
"Questo non è regolare" avverte Luke.

Il cargo atterra finalmente in una delle baie di attracco della Morte Nera, tutti quanti sono estremamente nervosi. Non appena la nave viene bloccata a terra i portelloni si aprono ed entrano a bordo alcuni trooper che scortano un ufficiale. Kyle non ha idea se l'ufficiale gli sia superiore o meno ma non dubbio non si scompone. Tenta di mettere una faccia infastidita per quanto sta accadendo e non lo saluta di proposito.
Se la cosa sia giusta o meno non è chiaro ma l'ufficiale chiede subito a Kyle le cause dei segni di combattimento sullo scafo del cargo e dove siano finiti i TIE mancanti all'appello.
"Siamo stati attaccati" inizia Kyle.
"Pirati?" si informa l'ufficiale.
"No, Ribelli! E siamo riusciti a balzare nell'iperspazio appena in tempo".
L'ufficiale guarda Kyle a lungo e quest'ultimo riesce a sostenere il suo sguardo.
"Controllate la nave!" ordina l'ufficiale, poi rivolgendosi di nuovo a Kyle: "Perché avete usato questi codici? Sono vecchi."
"Temevamo un'intercettazione" riprende Kyle ma la scusa e fiacca e il sopracciglio dell'ufficiale si alza a squadrare Kyle.
"Sergente, ispezionate i computer!" ordina l'ufficiale.
"Signore ci vorrà almeno mezz'ora" avverte il sergente.
"Allora non importa" suggerisce sottovoce Kyle all'ufficiale.
"Allora non importa" ripete l'ufficiale al suo seguito e poi se ne esce dalla nave.
"Ottimo lavoro Kyle" si congratula Luke.

I finti imperiali scendono dal cargo e Kyle sbriga le pratiche per il check-out del carico. In particolare fa attenzione a dove sono piazzate le casse che nascondo Eloise e Chak'Tha dopodiché guida gli altri fuori dall'hangar verso gli alloggi dei soldati semplici. Grazie al cielo riescono a trovare una sala alloggi vuota dove organizzarsi. L'obiettivo della missione è semplice: sabotare il cannone della Morte Nera attraverso un dispositivo che, collegato ai terminali di controllo dell'arma ne provocherà l'esplosione. Dal computer presente negli alloggi Qruig ricava al mappa della stazione e capisce quale direzione è necessario seguire per arrivare a destinazione.

Dopo poco Adawa, Luke, Kyle e Qruig si incamminano verso i magazzini a recuperare Eloise e Chak'Tha. Arrivati a destinazione caricano la cassa su di un ascensore e i due escono fuori. Nel frattempo nell'hangar principale è in arrivo lo shuttle imperiale. I soldati sono schierati in pompa magna per dare il benvenuto all'Imperatore in persona, accolto da Darth Vader.

"Ora devo andare!" dice Luke agli altri, "Questa volta sono pronto!". Nessuno dice niente: tutti si aspettavano questo da Luke e capiscono che è una cosa che solo lui può affrontare e che deve farlo da solo. "Lascio la missione nelle tu mani" dice Luke rivolto ad Eloise.
"Non ti deluderò" lo rassicura la Twi'lek.
"Lo so! Che la Forza sia con voi" e se ne va.

Mentre Kyle guida gli altri presso la sala controllo del cannone, Eloise e Chak'Tha passano dai condotti di manutenzione. Kyle riesce ad introdursi nella sala adducendo di dover consegnare dei pezzi di ricambio ed in effetti i trooper alla porta lo lasciano passare, non prima però di avergli fatto notare di essere in ritardo.

All'interno della sala tutti si stanno preparando per il salto nell'iperspazio: un ufficiale fornisce a Kyle le istruzioni su dove attendere il termine del balzo. Kyle e gli altri seguono gli ordini ma sono frastornati dalla notizia... da quando la Morte Nera è in grado di saltare nell'iperspazio? Non avevamo distrutto il satellite necessario? E dove siamo diretti?
Ma tutte queste domande sono destinate ad avere presto una risposta. Poco dopo il viaggio interstellare entra nella sala Darth Vader in persona.
"Capitano, siamo pronti al fuoco?" chiede Vader.
"Sissignore. Cannone operativo entro un ora" risponde l'ufficiale.
Dallo grande schermo panoramico della sala appare il pianeta che ospita la base della Ribellione.
"Kedugan!" dice Adawa.
"Così alla fine Lieth ci ha tradito completamente" conclude Kyle.
Darth Vader intanto esce dalla sala controllo e Kyle ne approfitta per parlare con un ufficiale di guardia, portando la conversazione sul nuovo adepto di Vader. L'ufficiale ammette che l'adepto sia piuttosto inquietante ma non ne sa molto. Qruig, non visto, si mette a sedere ad uno dei terminali liberi, facendo finta di lavorare.

Chak'Tha ed Eloise sono risuciti a penetrare in basso, sotto la sala di controllo, presso le sale dove risiedono gli enormi e complicati macchinari di alimentazione del cannone della Morte Nera. Ci sono dei trooper che controllano la zona, non molti a dire il vero, ma sufficienti a creare dei problemi. I due escono allo scoperto e ingaggiano battaglia.

Al piano superiore intanto Qruig nota sui monitor cosa sta accandendo sotto di loro e con un po' di fortuna riesce ad escludere microfoni e telecamere per dare tempo ad Eloise. Ma qualche vago rumore della battaglia arriva anche senza l'ausilio degli altoparlanti, Kyle se ne rende conto e prima che l'ufficiale in comando possa accorgensi e fare qualcosa, lo manda a sbattere con un colpo di telecinesi contro una paratia, facendolo svenire sul colpo. Tutti quanti si girano verso l'ufficiale per soccorrerlo e ne esce un po' di confusione che depista gli imperiali.

Qruig, seduto al computer, intercetta una comunicazione da una sala esterna.
"Sala Armamenti! Avete mandato un allarme??" chiede una voce imperiale.
"No... deve trattarsi di un malfunzionamento" mente spudoratamente Qruig, ma non sa quanto dall'altra parte gli abbiano creduto.
Chak'Tha ed Eloise intanto continuano la loro battaglia al piano inferiore. Quando non restano più trooper Eloise si avvicina verso una console libera e piazza il programma di sabotaggio.
Il programma si avvia ma qualcosa va storto: qualcuno si è accorto dell'intrusione e sta annullano l'operazione. Per fortuna ci pensa Qruig a estromettere l'accesso alla sala dall'esterno e a riavviare il sabotaggio: fa iniziare la procedura di caricamento del cannone e con il programma di sabotaggio impedisce al colpo di scaricarsi all'esterno. E' questione di minuti e tutto salterà in aria!

Mentre il panico si diffonde nella nave. Kyle, Adawa e Qruig raggiungono Eloise al piano inferiore. Appena in tempo per incontrare nuovamente Lieth.
"Sapevo che dovevate esserci voi dietro a tutto questo!" esclama Lieth. Ma il sith non pare essere preoccupato dalla situazione, ancora una volta il suo obiettivo principale è quello di uccidere i suoi vecchi alleati, dimostrando a tutti di essere il più forte e il più capace.
Comincia una serrata battaglia tra i quattro Jedi ma subito dopo poco Lieth spinge via Adawa con un colpo di telecinesi e la getta di sotto alla paratia che circonda il motore del cannone. Per foturna a salvarla ci pensa Chak'Tha che riesce a ripescarla con il suo rampino. Adawa, per aggrapparsi al rampino, perde la sua spada laser: è fuori dallo scontro. Ora tutto dipende da Kyle ed Eloise.

Altrove Luke ha raggiunto la sala dell'Imperatore. Al suo fianco si trova Darth Vader. Luke, spinto dalla furia, ingaggia in combattimento l'Imperatore ma viene intercettato da Darth Vader. Ha inizio il duello finale tra padre e figlio. Dopo poco, Vader costringe Luke ad abbassare la propria guardia e osserva nella mente del figlio scorgendovi Leia e scoprendo di avere una figlia. Luke, percependo il pericolo della scoperta, si getta nuovamente contro il padre, accandendosi ferocemente fino a tagliargli via la mano destra (la stessa che Vader gli aveva tolto tempo addietro). L'Imperatore incoraggia Luke a finire suo padre e prendere il suo posto accanto a lui, ma Luke riesce a placare la sua rabbia e getta via la propria spada laser, rifiutandosi di uccidere il padre.

Nella sala dei cannoni Lieth, accerchiato dai due Jedi, salta via portandosi sulla gattaiola che abbraccia il motore, al di sopra del burrone che circonda il complesso macchinario. Eloise e Kyle non si perdono d'animo e lo seguono. Eloise prova a saltare dietro a Lieth per accerchiare l'avversario ma lui non si fa sorprendere: con un altro colpo di telecinesi tenta lo stesso trucco che è costato caro ad Adawa. La Jedi in effetti cade nel vuoto ma riesce in extremis ad appendersi alla paratia. Lieth non può finirla solo perché Kyle si getta contro Lieth a testa bassa riuscendo miracolosamente a disarmarlo.
"Arrenditi" gli intima Kyle.
"Mai!" urla Lieth e dalle sue mani escono micidiali fulmini.

"Sono un cavaliere jedi, come mio padre Anakin prima di me" dichiara coraggiosamente Luke.
L'Imperatore Palpatine, seccato, lo avverte che se non si concederà al lato oscuro della Forza non può aspettarlo niente più che la morte e dicendo questo comincia a colpire ripetutamente Luke fulminandolo.


La vista di Luke, morente a causa dell'Imperatore, è finalmente sufficiente per risvegliare Vader dal suo lungo sogno di morte: Anakin Skywalker solleva l'Imperatore e nonostante questi lo colpisca con i fulimini lo scaraventa sotto il burrone, uccidendolo.

Kyle para i colpi dei fulmini grazie alla propria spada laser e poi si getta contro Lieth sempre più invasato e sempre più accecato dalla sete di morte. I due si avvinghiano in un disperato corpo a corpo fino a che non si sbilanciano e cadono nel burrone. Lieth urla di rabbia e disperazione e cade nel vuoto mentre Kyle risce ad aggrapparsi.

Anakin cade a terra, stremato dalla battaglia, consumato nello spirito e nel corpo, vicino alla morte. Luke gli si avvicina e il padre gli chiede di togliergli la maschera così che i due si possano vedere almeno una volta. La faccia di Anakin è bianca, pallidissima e piena di terrificanti cicatrici. Anakin ringrazia il figlio per averlo salvato e chiede di raccontare l'accaduto alla sorella. Dopodiché muore tra le braccia di Luke.

All'interno della Morte Nera intanto le esplosioni continuano a succedersi. Una dopo l'altra varie zone si spopolano mentre gli imperiali abbandonano la base, ormai ferita a morte. E' questione di poco tempo prima del cataclisma finale. Eloise raggiunge la scena insieme agli altri, poi si avvicina a Luke e delicatamente lo scosta dal corpo del padre.
"Dobbiamo andare" gli dice dolcemente.

Quella sera su Kedugan, Luke prepara una pira funebre dove bruciare il corpo di suo padre, Anakin Skywalker, che ancora veste l'armatura di Darth Vader. Tra il fumo che si alza tra le fiamme ed i festeggiamenti dei Ribelli, Luke vede nel cielo lo spirito di Ben Kenobi e di Yoda; stavolta accando a loro prende posto anche Anakin Skywalker...
Eloise e Leia si avvicinano a Luke. La sorella lo prende per la mano e lo porta con sé a festeggiare finalmente la vittoria contro l'Impero.