giovedì, dicembre 15, 2005

Ottavo tempo

Lieth lascia sfilare Qruig e Chak'Tha: non sono loro il suo scopo. Il neo sith non vede l'ora di combattere con Eloise e Kyle per dimostrare loro quanto il lato oscuro della forza abbia accresciuto il suo potere.
Lieth sfodera la sua nuova spada laser, rossa e assetata di battaglia. Kyle è intimidito dalla sicurezza che il suo avversario ostenta: ricorda bene di quando lo prendeva in giro per le sue scarse capacità. Lieth si è sempre sentito superiore a Kyle e forse a ragione. Eloise invece brucia di rabbia per il tradimento: Lieth è stato il primo dei Jedi istruiti da Luke e lui l'ha ripagato in questo modo!?
Lieth si getta all'attacco dei due jedi ed è subito chiaro che Eloise e Kyle, nonostante il vantaggio numerico, fanno fatica a tenergli testa: Kyle si limita a difendersi dai colpi del suo avversario, Eloise - più esperta e conoscendo bene Lieth che l'ha istruita negli anni addietro - si destreggia meglio ma non riesce a metterlo in difficoltà.

Qruig e Chak'Tha intanto si sono messi alla ricerca del satellite-portale che permetterebbe alla Morte Nera di muoversi nell'iperspazio. Ad un tratto odono un rumore sordo sotto di loro e capiscono che sono i motori del satellite. I due si dirigono verso il pontile che unisce l'area perimetrale alla torre di lancio del satellite. I due incontrano la resistenza di alcuni stormtrooper ma una granata del chistori placa ogni animosità. Chak'Tha usa una seconda grantata come diversivo e abbatte i trooper, spiazzati, con il suo laser.
Qruig arriva finalmente alla porta della torre di controllo, spara contro il meccanismo di chiusura facendolo saltare; la porta si apre all'istante ma dietro, ad aspettarlo ci sono altri trooper: il pilota riesce a mettersi al riparo appena in tempo ma un colpo di laser lo ferisce al braccio. Intanto Chak'Tha raggiunge il compagno e con la sua formidabile mira mette ko gli avversari.
Qruig, ferito ma sui suoi piedi, penetra nella sala comandi. I tecnici lo guardano storto ma non osano alzare un dito contro di lui vista l'enorme guardia del corpo lucertoloide che lo accompagna.

"Lieth! Come hai potuto farci questo?" domanda infuriata Eloise.
"Luke è un illuso e ci ha ingannati. Vader è il mio vero maestro. Voi non siete niente, quando vi avrò abbattuti cercherò Adawa e infine Luke. Vedrete di cosa sono capace" risponde invasato Lieth.
"L'orgoglio è stata la tua rovina" lo rimbecca Eloise.
"No, la mia virtù!"
Kyle intato combatte in silenzio, tutto concentrato a tener testa al suo avversario. Il vecchio padawan suda ed è visibilmente frustrato. Con un urlo si getta contro a Lieth, attaccandolo come un forsennato ma riuscendo a far ben poco. Lieth ferma i suoi attacchi senza particolare sforzo e poi con un gesto della mano, usando la forza, lo scaraventa fuori dal parapetto, all'esterno del perimetro.
"Aspettami là sotto padawan, sarò da te fra poco" esclama sardonico Lieth.
Lo scontro tra Eloise e Lieth continua sulla passerella. La Jedi ora non parla più e si concentra sulla battaglia. I risultati si percepiscono subito e Lieth, per evitare un colpo di Eloise, si butta di sotto, la Jedi lo segue a ruota.

Chak'Tha tiene sotto tiro i presenti mentre Qruig, velocemente, tenta un modo per sabotare il computer che persiede al controllo del satellite.
"Oh! Ecco la OpenAstro" si compiace Qruig controllando casualmente un monitor. La loro nave, come era prevedibile, è stata prelevata dalla foresta. "Questo renderà le cose più semplici! C1 riattiva la nave". Il piccolo droide, che si era nascosto sulla nave, esce da un armadietto e si mette all'opera cinguettando nella sua lingua robotica.
"E questo dovrebbe bastare a fare il resto" conclude Qruig che dopo aver spostato il braccio di un argano in mezzo alla traiettoria di lancio del satellite, spara all'impazzata sui terminali per metterli fuori uso.

Intanto lo scontro tra i Jedi va avanti. Kyle si è riunito alla battaglia e si trova spada contro spada con Lieth. Kyle è madido di sudore ma visibilmente cerca di mantenere una calma piuttostro precaria.
"Cosa vuoi dimostrare?" chiede al traditore.
"Di essere più forte di prima! Anche tu: sei vecchio ma sei in gamba a recuperare il tempo perduto. Perché non ti unisci a noi?"
"Mi è bastato scappare una volta" risponde Kyle, poi si sente un'esplosione provenire dall'interno del perimetro: è il satellite che, nella sua procedura di lancio, si è scontrato con i bracci meccanici dell'argano spostato da Qruig.
"Hai fallito la tua missione" dice Eloise rivolta a Lieth.
"La mia missione non è proteggere questo sito".
"Vedremo che ne penserà il tuo Imperatore" conclude Eloise.
Ma i discorsi sono interrotti dai colpi di spada laser. Lieth incalza i suoi avversari e con un colpo tenta di diramare Kyle che - nonostante tutto - riesce a respingere l'attacco.
"Non puoi usare sempre gli stessi trucchi!" conclude Kyle.

Ma ad interrompere lo scontro arriva la OpenAstro che con i suoi cannoni laser fa fuoco di sbarramento contro Lieth costringendolo a separarsi dai suoi avversari. Eloise e Kyle di fronte al tempo che stringe e la superiorità di Lieth in questo scontro spengono le loro spade laser e ripiegano a bordo della OpenAstro. I due sono un po' sconfortati dall'esito della battaglia e dalle parole di Lieth ma non c'è molto tempo per pensare. Fortunatamente la missione è stata un successo e per questo pianeta il pericolo Morte Nera è scongiurato, almeno sul breve periodo. Le popolazioni autoctone, prendendo coraggio di fronte a questa vittoria, decidono così di unirsi alla Ribellione!

Giorni dopo, a bordo della nave ammiraglia comandata da Ackbar si svolge una riunione tra gli Jedi, Chak'Tha e Qruig, Erudash, Pubdush, Leia ed Ackbar stesso.
L'Ammiraglio è preoccupato per il tradimento di Lieth: teme che egli possa rivelare la posizione della base ribelle su Kedugan, ma Leia non è dell'avviso:
"Non lo farà. Il suo tradimento non arriverà a tanto. Ma non è questo di cui vi voglio parlare oggi. E' arrivato un messaggio di Luke. Il messaggio è disturbato ma è chiaro che Luke sta chiedendo agli Jedi di raggiungerlo su Tardrene"
"Che posto è Tardrene?" chiede Kyle.
"E' un sistema remotissimo" risponde Ackbar "noto ma ignorato perché difficilmente raggiungibile ed estremamente povero. Praticamente irrilevante. E temo che potrebbe trattarsi di una trappola"
"Ma non possiamo non andare..." conclude Eloise.

Pochi giorni dopo Qruig e Chak'Tha accompagnano Adawa, Eloise e Kyle sul pianeta Tardrene. Ci vogliono alcuni giorni di viaggio e qualche balzo nell'iperspazio per arrivare: il sistema è davvero in un angolo sperduto della galassia. Ma appena la nave scende sul pianeta gli jedi si accorgono che c'è qualcosa di strano, un disturbo nella forza.
"Si avvertono fin troppe cose" dice Eloise, ma questo non fa desistere il gruppo nella sua ricerca. Al gruppo pare di girare a caso, certe volte seguono quello che la forza suggerisce loro fino a quando una voce - chiara e forte - arriva direttamente nella testa di Eloise: è Luke che la sta chiamando.
Gli jedi procedono così attraverso la jungla, guidati da Eloise che allunga il passo sempre più fino a che non giungono di fronte a delle rovine: si tratta di una grande piramide soffocata dalla vegetazione della foresta. La roccia levigata è scolpita di bassorilievi e ci sono varie aperture che permettono l'ingresso alla costruzione.
Mentre il gruppo osserva basito un urlo bestiale si alza alla loro destra: una grande creatura dal corpo di rospo ma con i denti lunghi ed affilati si getta contro di loro. Chak'Tha sfodera immediatamente il suo blaster e colpisce la bestiaccia che, capita l'antifona, vede bene di filarsela.
"A parte le bestiacce è un posto ospitale. Penso che ci troveremo bene qui!" osserva compiaciuto Luke, mentre si avvicina al gruppo con un sorriso disteso sulle labbra.
"Che razza di posto è mai questo?" chiede esterefatto Kyle.
"Un posto antico, privilegiato dalla forza. I Tardrenici sono stati, forse inconsapevolmente, primi adepti della Forza..." e mentre Luke spiega questo ai suoi apprendisti li guida attraverso un percorso buio dentro la grande piramide fino ad una camera illuminata da alcuni globi luminosi. La sala è pulita, abitata dalla presenza della Forza.
"Qui noi cresceremo nell'uso della Forza. Noi e i nostri prossimi seguaci..."