giovedì, dicembre 29, 2005

Decimo (e ultimo) tempo

Il cargo sottratto alla ribellione e guidato da Qruig si dirige verso la Morte Nera, scortato dai TIE Fighter guidati da falsi piloti imperiali. Le proporzioni della base sono così imponenti da intimidire i ribelli. Eloise e Chak'Tha si nascondo all'interno di alcune casse, mentre Kyle si traveste da ufficiale e gli altri da trooper, Luke compreso. Qruig, nei panni di un pilota imperiale, continua a guidare il cargo.
"E' grande quanto un pianeta!" sussurra Qruig, ma dalla Morte Nera proviene subito una comunicazione che chiede al cargo i codici di autenticazione.
"Qruig rispondi" avverte delicatamente Luke, che è il più calmo tra tutti nonostante gli jedi avvertano chiaramente la presenza di Darth Vader a bordo della Morte Nera.
"Cargo QR2T" preparatevi ad un'ispezione" risponde la radio dopo aver ricevuto i codici. La tensione sale improvvisamente.
"Questo non è regolare" avverte Luke.

Il cargo atterra finalmente in una delle baie di attracco della Morte Nera, tutti quanti sono estremamente nervosi. Non appena la nave viene bloccata a terra i portelloni si aprono ed entrano a bordo alcuni trooper che scortano un ufficiale. Kyle non ha idea se l'ufficiale gli sia superiore o meno ma non dubbio non si scompone. Tenta di mettere una faccia infastidita per quanto sta accadendo e non lo saluta di proposito.
Se la cosa sia giusta o meno non è chiaro ma l'ufficiale chiede subito a Kyle le cause dei segni di combattimento sullo scafo del cargo e dove siano finiti i TIE mancanti all'appello.
"Siamo stati attaccati" inizia Kyle.
"Pirati?" si informa l'ufficiale.
"No, Ribelli! E siamo riusciti a balzare nell'iperspazio appena in tempo".
L'ufficiale guarda Kyle a lungo e quest'ultimo riesce a sostenere il suo sguardo.
"Controllate la nave!" ordina l'ufficiale, poi rivolgendosi di nuovo a Kyle: "Perché avete usato questi codici? Sono vecchi."
"Temevamo un'intercettazione" riprende Kyle ma la scusa e fiacca e il sopracciglio dell'ufficiale si alza a squadrare Kyle.
"Sergente, ispezionate i computer!" ordina l'ufficiale.
"Signore ci vorrà almeno mezz'ora" avverte il sergente.
"Allora non importa" suggerisce sottovoce Kyle all'ufficiale.
"Allora non importa" ripete l'ufficiale al suo seguito e poi se ne esce dalla nave.
"Ottimo lavoro Kyle" si congratula Luke.

I finti imperiali scendono dal cargo e Kyle sbriga le pratiche per il check-out del carico. In particolare fa attenzione a dove sono piazzate le casse che nascondo Eloise e Chak'Tha dopodiché guida gli altri fuori dall'hangar verso gli alloggi dei soldati semplici. Grazie al cielo riescono a trovare una sala alloggi vuota dove organizzarsi. L'obiettivo della missione è semplice: sabotare il cannone della Morte Nera attraverso un dispositivo che, collegato ai terminali di controllo dell'arma ne provocherà l'esplosione. Dal computer presente negli alloggi Qruig ricava al mappa della stazione e capisce quale direzione è necessario seguire per arrivare a destinazione.

Dopo poco Adawa, Luke, Kyle e Qruig si incamminano verso i magazzini a recuperare Eloise e Chak'Tha. Arrivati a destinazione caricano la cassa su di un ascensore e i due escono fuori. Nel frattempo nell'hangar principale è in arrivo lo shuttle imperiale. I soldati sono schierati in pompa magna per dare il benvenuto all'Imperatore in persona, accolto da Darth Vader.

"Ora devo andare!" dice Luke agli altri, "Questa volta sono pronto!". Nessuno dice niente: tutti si aspettavano questo da Luke e capiscono che è una cosa che solo lui può affrontare e che deve farlo da solo. "Lascio la missione nelle tu mani" dice Luke rivolto ad Eloise.
"Non ti deluderò" lo rassicura la Twi'lek.
"Lo so! Che la Forza sia con voi" e se ne va.

Mentre Kyle guida gli altri presso la sala controllo del cannone, Eloise e Chak'Tha passano dai condotti di manutenzione. Kyle riesce ad introdursi nella sala adducendo di dover consegnare dei pezzi di ricambio ed in effetti i trooper alla porta lo lasciano passare, non prima però di avergli fatto notare di essere in ritardo.

All'interno della sala tutti si stanno preparando per il salto nell'iperspazio: un ufficiale fornisce a Kyle le istruzioni su dove attendere il termine del balzo. Kyle e gli altri seguono gli ordini ma sono frastornati dalla notizia... da quando la Morte Nera è in grado di saltare nell'iperspazio? Non avevamo distrutto il satellite necessario? E dove siamo diretti?
Ma tutte queste domande sono destinate ad avere presto una risposta. Poco dopo il viaggio interstellare entra nella sala Darth Vader in persona.
"Capitano, siamo pronti al fuoco?" chiede Vader.
"Sissignore. Cannone operativo entro un ora" risponde l'ufficiale.
Dallo grande schermo panoramico della sala appare il pianeta che ospita la base della Ribellione.
"Kedugan!" dice Adawa.
"Così alla fine Lieth ci ha tradito completamente" conclude Kyle.
Darth Vader intanto esce dalla sala controllo e Kyle ne approfitta per parlare con un ufficiale di guardia, portando la conversazione sul nuovo adepto di Vader. L'ufficiale ammette che l'adepto sia piuttosto inquietante ma non ne sa molto. Qruig, non visto, si mette a sedere ad uno dei terminali liberi, facendo finta di lavorare.

Chak'Tha ed Eloise sono risuciti a penetrare in basso, sotto la sala di controllo, presso le sale dove risiedono gli enormi e complicati macchinari di alimentazione del cannone della Morte Nera. Ci sono dei trooper che controllano la zona, non molti a dire il vero, ma sufficienti a creare dei problemi. I due escono allo scoperto e ingaggiano battaglia.

Al piano superiore intanto Qruig nota sui monitor cosa sta accandendo sotto di loro e con un po' di fortuna riesce ad escludere microfoni e telecamere per dare tempo ad Eloise. Ma qualche vago rumore della battaglia arriva anche senza l'ausilio degli altoparlanti, Kyle se ne rende conto e prima che l'ufficiale in comando possa accorgensi e fare qualcosa, lo manda a sbattere con un colpo di telecinesi contro una paratia, facendolo svenire sul colpo. Tutti quanti si girano verso l'ufficiale per soccorrerlo e ne esce un po' di confusione che depista gli imperiali.

Qruig, seduto al computer, intercetta una comunicazione da una sala esterna.
"Sala Armamenti! Avete mandato un allarme??" chiede una voce imperiale.
"No... deve trattarsi di un malfunzionamento" mente spudoratamente Qruig, ma non sa quanto dall'altra parte gli abbiano creduto.
Chak'Tha ed Eloise intanto continuano la loro battaglia al piano inferiore. Quando non restano più trooper Eloise si avvicina verso una console libera e piazza il programma di sabotaggio.
Il programma si avvia ma qualcosa va storto: qualcuno si è accorto dell'intrusione e sta annullano l'operazione. Per fortuna ci pensa Qruig a estromettere l'accesso alla sala dall'esterno e a riavviare il sabotaggio: fa iniziare la procedura di caricamento del cannone e con il programma di sabotaggio impedisce al colpo di scaricarsi all'esterno. E' questione di minuti e tutto salterà in aria!

Mentre il panico si diffonde nella nave. Kyle, Adawa e Qruig raggiungono Eloise al piano inferiore. Appena in tempo per incontrare nuovamente Lieth.
"Sapevo che dovevate esserci voi dietro a tutto questo!" esclama Lieth. Ma il sith non pare essere preoccupato dalla situazione, ancora una volta il suo obiettivo principale è quello di uccidere i suoi vecchi alleati, dimostrando a tutti di essere il più forte e il più capace.
Comincia una serrata battaglia tra i quattro Jedi ma subito dopo poco Lieth spinge via Adawa con un colpo di telecinesi e la getta di sotto alla paratia che circonda il motore del cannone. Per foturna a salvarla ci pensa Chak'Tha che riesce a ripescarla con il suo rampino. Adawa, per aggrapparsi al rampino, perde la sua spada laser: è fuori dallo scontro. Ora tutto dipende da Kyle ed Eloise.

Altrove Luke ha raggiunto la sala dell'Imperatore. Al suo fianco si trova Darth Vader. Luke, spinto dalla furia, ingaggia in combattimento l'Imperatore ma viene intercettato da Darth Vader. Ha inizio il duello finale tra padre e figlio. Dopo poco, Vader costringe Luke ad abbassare la propria guardia e osserva nella mente del figlio scorgendovi Leia e scoprendo di avere una figlia. Luke, percependo il pericolo della scoperta, si getta nuovamente contro il padre, accandendosi ferocemente fino a tagliargli via la mano destra (la stessa che Vader gli aveva tolto tempo addietro). L'Imperatore incoraggia Luke a finire suo padre e prendere il suo posto accanto a lui, ma Luke riesce a placare la sua rabbia e getta via la propria spada laser, rifiutandosi di uccidere il padre.

Nella sala dei cannoni Lieth, accerchiato dai due Jedi, salta via portandosi sulla gattaiola che abbraccia il motore, al di sopra del burrone che circonda il complesso macchinario. Eloise e Kyle non si perdono d'animo e lo seguono. Eloise prova a saltare dietro a Lieth per accerchiare l'avversario ma lui non si fa sorprendere: con un altro colpo di telecinesi tenta lo stesso trucco che è costato caro ad Adawa. La Jedi in effetti cade nel vuoto ma riesce in extremis ad appendersi alla paratia. Lieth non può finirla solo perché Kyle si getta contro Lieth a testa bassa riuscendo miracolosamente a disarmarlo.
"Arrenditi" gli intima Kyle.
"Mai!" urla Lieth e dalle sue mani escono micidiali fulmini.

"Sono un cavaliere jedi, come mio padre Anakin prima di me" dichiara coraggiosamente Luke.
L'Imperatore Palpatine, seccato, lo avverte che se non si concederà al lato oscuro della Forza non può aspettarlo niente più che la morte e dicendo questo comincia a colpire ripetutamente Luke fulminandolo.


La vista di Luke, morente a causa dell'Imperatore, è finalmente sufficiente per risvegliare Vader dal suo lungo sogno di morte: Anakin Skywalker solleva l'Imperatore e nonostante questi lo colpisca con i fulimini lo scaraventa sotto il burrone, uccidendolo.

Kyle para i colpi dei fulmini grazie alla propria spada laser e poi si getta contro Lieth sempre più invasato e sempre più accecato dalla sete di morte. I due si avvinghiano in un disperato corpo a corpo fino a che non si sbilanciano e cadono nel burrone. Lieth urla di rabbia e disperazione e cade nel vuoto mentre Kyle risce ad aggrapparsi.

Anakin cade a terra, stremato dalla battaglia, consumato nello spirito e nel corpo, vicino alla morte. Luke gli si avvicina e il padre gli chiede di togliergli la maschera così che i due si possano vedere almeno una volta. La faccia di Anakin è bianca, pallidissima e piena di terrificanti cicatrici. Anakin ringrazia il figlio per averlo salvato e chiede di raccontare l'accaduto alla sorella. Dopodiché muore tra le braccia di Luke.

All'interno della Morte Nera intanto le esplosioni continuano a succedersi. Una dopo l'altra varie zone si spopolano mentre gli imperiali abbandonano la base, ormai ferita a morte. E' questione di poco tempo prima del cataclisma finale. Eloise raggiunge la scena insieme agli altri, poi si avvicina a Luke e delicatamente lo scosta dal corpo del padre.
"Dobbiamo andare" gli dice dolcemente.

Quella sera su Kedugan, Luke prepara una pira funebre dove bruciare il corpo di suo padre, Anakin Skywalker, che ancora veste l'armatura di Darth Vader. Tra il fumo che si alza tra le fiamme ed i festeggiamenti dei Ribelli, Luke vede nel cielo lo spirito di Ben Kenobi e di Yoda; stavolta accando a loro prende posto anche Anakin Skywalker...
Eloise e Leia si avvicinano a Luke. La sorella lo prende per la mano e lo porta con sé a festeggiare finalmente la vittoria contro l'Impero.

giovedì, dicembre 15, 2005

Ottavo tempo

Lieth lascia sfilare Qruig e Chak'Tha: non sono loro il suo scopo. Il neo sith non vede l'ora di combattere con Eloise e Kyle per dimostrare loro quanto il lato oscuro della forza abbia accresciuto il suo potere.
Lieth sfodera la sua nuova spada laser, rossa e assetata di battaglia. Kyle è intimidito dalla sicurezza che il suo avversario ostenta: ricorda bene di quando lo prendeva in giro per le sue scarse capacità. Lieth si è sempre sentito superiore a Kyle e forse a ragione. Eloise invece brucia di rabbia per il tradimento: Lieth è stato il primo dei Jedi istruiti da Luke e lui l'ha ripagato in questo modo!?
Lieth si getta all'attacco dei due jedi ed è subito chiaro che Eloise e Kyle, nonostante il vantaggio numerico, fanno fatica a tenergli testa: Kyle si limita a difendersi dai colpi del suo avversario, Eloise - più esperta e conoscendo bene Lieth che l'ha istruita negli anni addietro - si destreggia meglio ma non riesce a metterlo in difficoltà.

Qruig e Chak'Tha intanto si sono messi alla ricerca del satellite-portale che permetterebbe alla Morte Nera di muoversi nell'iperspazio. Ad un tratto odono un rumore sordo sotto di loro e capiscono che sono i motori del satellite. I due si dirigono verso il pontile che unisce l'area perimetrale alla torre di lancio del satellite. I due incontrano la resistenza di alcuni stormtrooper ma una granata del chistori placa ogni animosità. Chak'Tha usa una seconda grantata come diversivo e abbatte i trooper, spiazzati, con il suo laser.
Qruig arriva finalmente alla porta della torre di controllo, spara contro il meccanismo di chiusura facendolo saltare; la porta si apre all'istante ma dietro, ad aspettarlo ci sono altri trooper: il pilota riesce a mettersi al riparo appena in tempo ma un colpo di laser lo ferisce al braccio. Intanto Chak'Tha raggiunge il compagno e con la sua formidabile mira mette ko gli avversari.
Qruig, ferito ma sui suoi piedi, penetra nella sala comandi. I tecnici lo guardano storto ma non osano alzare un dito contro di lui vista l'enorme guardia del corpo lucertoloide che lo accompagna.

"Lieth! Come hai potuto farci questo?" domanda infuriata Eloise.
"Luke è un illuso e ci ha ingannati. Vader è il mio vero maestro. Voi non siete niente, quando vi avrò abbattuti cercherò Adawa e infine Luke. Vedrete di cosa sono capace" risponde invasato Lieth.
"L'orgoglio è stata la tua rovina" lo rimbecca Eloise.
"No, la mia virtù!"
Kyle intato combatte in silenzio, tutto concentrato a tener testa al suo avversario. Il vecchio padawan suda ed è visibilmente frustrato. Con un urlo si getta contro a Lieth, attaccandolo come un forsennato ma riuscendo a far ben poco. Lieth ferma i suoi attacchi senza particolare sforzo e poi con un gesto della mano, usando la forza, lo scaraventa fuori dal parapetto, all'esterno del perimetro.
"Aspettami là sotto padawan, sarò da te fra poco" esclama sardonico Lieth.
Lo scontro tra Eloise e Lieth continua sulla passerella. La Jedi ora non parla più e si concentra sulla battaglia. I risultati si percepiscono subito e Lieth, per evitare un colpo di Eloise, si butta di sotto, la Jedi lo segue a ruota.

Chak'Tha tiene sotto tiro i presenti mentre Qruig, velocemente, tenta un modo per sabotare il computer che persiede al controllo del satellite.
"Oh! Ecco la OpenAstro" si compiace Qruig controllando casualmente un monitor. La loro nave, come era prevedibile, è stata prelevata dalla foresta. "Questo renderà le cose più semplici! C1 riattiva la nave". Il piccolo droide, che si era nascosto sulla nave, esce da un armadietto e si mette all'opera cinguettando nella sua lingua robotica.
"E questo dovrebbe bastare a fare il resto" conclude Qruig che dopo aver spostato il braccio di un argano in mezzo alla traiettoria di lancio del satellite, spara all'impazzata sui terminali per metterli fuori uso.

Intanto lo scontro tra i Jedi va avanti. Kyle si è riunito alla battaglia e si trova spada contro spada con Lieth. Kyle è madido di sudore ma visibilmente cerca di mantenere una calma piuttostro precaria.
"Cosa vuoi dimostrare?" chiede al traditore.
"Di essere più forte di prima! Anche tu: sei vecchio ma sei in gamba a recuperare il tempo perduto. Perché non ti unisci a noi?"
"Mi è bastato scappare una volta" risponde Kyle, poi si sente un'esplosione provenire dall'interno del perimetro: è il satellite che, nella sua procedura di lancio, si è scontrato con i bracci meccanici dell'argano spostato da Qruig.
"Hai fallito la tua missione" dice Eloise rivolta a Lieth.
"La mia missione non è proteggere questo sito".
"Vedremo che ne penserà il tuo Imperatore" conclude Eloise.
Ma i discorsi sono interrotti dai colpi di spada laser. Lieth incalza i suoi avversari e con un colpo tenta di diramare Kyle che - nonostante tutto - riesce a respingere l'attacco.
"Non puoi usare sempre gli stessi trucchi!" conclude Kyle.

Ma ad interrompere lo scontro arriva la OpenAstro che con i suoi cannoni laser fa fuoco di sbarramento contro Lieth costringendolo a separarsi dai suoi avversari. Eloise e Kyle di fronte al tempo che stringe e la superiorità di Lieth in questo scontro spengono le loro spade laser e ripiegano a bordo della OpenAstro. I due sono un po' sconfortati dall'esito della battaglia e dalle parole di Lieth ma non c'è molto tempo per pensare. Fortunatamente la missione è stata un successo e per questo pianeta il pericolo Morte Nera è scongiurato, almeno sul breve periodo. Le popolazioni autoctone, prendendo coraggio di fronte a questa vittoria, decidono così di unirsi alla Ribellione!

Giorni dopo, a bordo della nave ammiraglia comandata da Ackbar si svolge una riunione tra gli Jedi, Chak'Tha e Qruig, Erudash, Pubdush, Leia ed Ackbar stesso.
L'Ammiraglio è preoccupato per il tradimento di Lieth: teme che egli possa rivelare la posizione della base ribelle su Kedugan, ma Leia non è dell'avviso:
"Non lo farà. Il suo tradimento non arriverà a tanto. Ma non è questo di cui vi voglio parlare oggi. E' arrivato un messaggio di Luke. Il messaggio è disturbato ma è chiaro che Luke sta chiedendo agli Jedi di raggiungerlo su Tardrene"
"Che posto è Tardrene?" chiede Kyle.
"E' un sistema remotissimo" risponde Ackbar "noto ma ignorato perché difficilmente raggiungibile ed estremamente povero. Praticamente irrilevante. E temo che potrebbe trattarsi di una trappola"
"Ma non possiamo non andare..." conclude Eloise.

Pochi giorni dopo Qruig e Chak'Tha accompagnano Adawa, Eloise e Kyle sul pianeta Tardrene. Ci vogliono alcuni giorni di viaggio e qualche balzo nell'iperspazio per arrivare: il sistema è davvero in un angolo sperduto della galassia. Ma appena la nave scende sul pianeta gli jedi si accorgono che c'è qualcosa di strano, un disturbo nella forza.
"Si avvertono fin troppe cose" dice Eloise, ma questo non fa desistere il gruppo nella sua ricerca. Al gruppo pare di girare a caso, certe volte seguono quello che la forza suggerisce loro fino a quando una voce - chiara e forte - arriva direttamente nella testa di Eloise: è Luke che la sta chiamando.
Gli jedi procedono così attraverso la jungla, guidati da Eloise che allunga il passo sempre più fino a che non giungono di fronte a delle rovine: si tratta di una grande piramide soffocata dalla vegetazione della foresta. La roccia levigata è scolpita di bassorilievi e ci sono varie aperture che permettono l'ingresso alla costruzione.
Mentre il gruppo osserva basito un urlo bestiale si alza alla loro destra: una grande creatura dal corpo di rospo ma con i denti lunghi ed affilati si getta contro di loro. Chak'Tha sfodera immediatamente il suo blaster e colpisce la bestiaccia che, capita l'antifona, vede bene di filarsela.
"A parte le bestiacce è un posto ospitale. Penso che ci troveremo bene qui!" osserva compiaciuto Luke, mentre si avvicina al gruppo con un sorriso disteso sulle labbra.
"Che razza di posto è mai questo?" chiede esterefatto Kyle.
"Un posto antico, privilegiato dalla forza. I Tardrenici sono stati, forse inconsapevolmente, primi adepti della Forza..." e mentre Luke spiega questo ai suoi apprendisti li guida attraverso un percorso buio dentro la grande piramide fino ad una camera illuminata da alcuni globi luminosi. La sala è pulita, abitata dalla presenza della Forza.
"Qui noi cresceremo nell'uso della Forza. Noi e i nostri prossimi seguaci..."

domenica, dicembre 04, 2005

Settimo tempo

Allo spazioporto le truppe imperiali si inquadrano in tutta fretta; gli ufficiali sono tutti impettiti e si stanno preparando a ricevere il loro ospite con tutti gli onori che l'occasione comporta. Arriva preso un'astronave che procede alla manovra di atterraggio. Le truppe si mettono sull'attenti, gli ufficiali alzano il mento per apparire più marziali.
L'astronave atterra, il portellone si apre in una nuvola di fumo degli ammortizzatori a pressione che si scaricano.
"Benvenuto signore, siamo pronti per la missione, abbiamo raduntato gli uomini per..." esordice uno degli ammiragli.
"So già tutto, faccia strada".


Nella foresta di LarycTred Eloise e il suo piccolo gruppo di ribelli procedono alla ricerca dell'Isola Secca. Fortunatamente uno dei laryctrediani si è proposto di accompagnarli perché avanzare è faticoso e difficile: gli acqutrini sono freddi e pullulano di bestie ed animali che sgusciano via sott'acqua. Dopo qualche ora di marcia finalmente l'Isola Secca è in vista: si tratta di una piccola collina che si eleva dalla palude; è ricorperta di muschio rocce e, naturalmente, funghi.
"Guarda qua!" dice Eloise a Kyle "sono tracce di passi, qui sul muschio, Burag deve essere qui e l'ombra che ho visto muoversi deve essere lui: facciamo attenzione" conclude la Twi'lek.
I cinque compagni si dividono: Chak'Tha e Qruig, insieme alla guida, salgono sull'Isola Secca da un lato mentre Kyle ed Eloise procedono dalla parte opposta. Ma mentre i due salgono Kyle sente il rumore di un ciottolo che cade verso di loro, alza lo sguardo appena in tempo per rendersi conto che non è una pietra quella che sta arrivando, ma una granata esplosiva; istintivamente l'apprendista di Eloise respinge l'esplosivo grazie alla telecinesi. La bomba affonda lontano nell'acquitrino ed esplode mettendo in allarme tutti quanti.
Ormai evidentemente scoprti, Eloise e Kyle lasciano perdere la segretezza e saltano in cima alla collina utilizzando i propri poteri jedi. Burag sta fuggendo e per evitare i due jedi si va a rintanare in una caverna poco distante. Eloise vorrebbe usare cautela ma Kyle è piuttosto alterato, ha un conto in sospeso con il consigliere, e si getta a capofitto dentro l'anfratto. Ovviamente Burag è lì ad aspettarlo e gli spara contro con il suo blaster ma Kyle, istintivamente, sfodera la propria spada laser e para abilmente il colpo, poi punta la spada contro il consigliere che è costretto ad arrendersi per aver salva la vita.

"Chi va là?" chiede speranzosa una voce ignota dal fondo della caverna.
E' Erudash, legato ed imprigionato, piuttosto malmesso e con un aspetto di chi ha dovuto sopportare freddo, fame e privazioni. Sopraggiungono anche Eloise e gli altri che provvedono immediatamente a liberare l'ostaggio, mentre Kyle continua a tenere sotto controllo il consigliere.

"Per fortuna siete arrivati!" dice sollevato Erudash, debole e incredulo "dobbiamo fare in fretta: questo pianeta non è una base mineraria, ma un'installazione militare che sviluppa alta tecnologia! Gli imperiali stanno costruendo uno speciale portale che consentirà alla Morte Nera di muoversi attraverso l'iperspazio. Quando il portale sarà lanciato nell'orbita di Laryc Tred
la Morte Nera potrà arrivare su questo sistema e con il suo micidiale potenziale distruttivo metterà sicuramente in ginocchio la scarsa resistenza di queste popolazioni ad unirsi all'Impero".
"E lui?" chiede Kyle indicando Burag.
"Lui spalleggia gli imperiali e mi ha imprigionato qui dentro...".
"Dammi il tuo comunicatore" intima Kyle al consigliere "ti ho visto mentre ne usavi uno durante lo scontro con gli imperiali di qualche ora fa".
Burag, spalle al muro, è costretto a cedere il suo comunicatore che, caso vuole, ha anche una chiamata in arrivo. Quando Kyle apre la comunicazione, avvicinando il microfono a Burag (non prima di averlo guardato storto a sufficienza), la voce metallica dall'altra parte si limita a rassicurare: "Stiamo arrivando". Il gruppo si scambia qualche occhiata significativa.
"Con quello possono rilevare la nostra posizione!" commenta poco felice Qruig.
"Allora muoviamoci in fretta, il resto delle spiegazioni a dopo." conclude Eloise.

Appena fuori dalla grotta c'è la guida laryctrediana ad attendere il gruppo. E' palesemente nervosa e Qruig dice che ha fretta, qualcosa la sta allarmando. In effetti la compagnia fa in tempo a fare pochi passi verso gli acquitrini che un gigantesco lumacone, piuttosto minaccioso e decisamente affamato, fa il suo ingresso in scena. Sembra impossibile che una creatura di quelle dimensioni possa stare dietro ad un gruppo di bipedi che corrono, ma la bestia è veloce e sa muoversi bene nel suo ambiente naturale, a differenza di Eloise e compagni.
Indietro, agitato e sudante, è rimasto proprio il consigliere Burag e quando il lumacone gli si avventa contro, la giovane jedi si gira e gli lancia tra le fauci il comunicatore di Burag. Anche Chak'Tha non è rimasto inoperoso e, durante la fuga, ha messo mano al suo blaster. Il cacciatore di taglie chistori si volta e con la sua mira micidiale colpisce alla testa il lumacone che caracolla schiacciando il malcapitato consigliere.

Due scout imperiali fanno da scorta alla chiatta imperiale che si fa strada tra la jungla di Laryc Tred, alla volta dell'Isola Secca.
"Signore, il segnale proviene da questa direzione. Dall'ultimo contatto sappiamo che il nostro infiltrato li aveva alle calcagna".
"Capitano, volti verso destra".


Eloise sprona i suoi compagni a proseguire nella fuga. La foresta è ostile e pericolosa e bisogna muoversi ma nella corsa Chak'Tha, inavvertitamente, urta contro uno degli enormi funghi viola: una nuvola di spore lo avvolge e il cacciatore di taglie non fa in tempo a trattenere il respiro, così comincia a tossire selvaggiamente. Forse attirato dall'odore degli intrusi, forse dal rumore e dai colpi di tosse arriva uno dei predatori a complicare la situazione e stavolta non c'è nessun fischio a scacciare l'enorme animale.
Chak'Tha ha le lacrime agli occhi ma non si perde d'animo e mette mano al suo blaster. Il predatore intanto si avventa contro il laryctrediano e con una zampata lo getta riverso nel fango, forse vorrebbe banchettare con la sua preda ma i colpi di laser di Eloise e Chak'Tha glielo impediscono. Qruig intanto accerchia l'animale e si dirige verso la loro guida, per soccorerla.
Kyle mentre la bestia è distratta dal fuoco di sbarramento di Chak'Tha approfitta per saltargli in groppa e risalire fino alla sua testa. L'animale vorrebbe gettarlo a terra ma infastidito dai colpi di laser si dirige verso il suo attaccante. Kyle però sfodera la propria spada laser e la pianta nella testa del predatore che dopo poco si accascia al suolo morente.

Finalmente i ribelli riescono a raggiungere il villaggio dei laryctrediani. Ad accoglierli trovano il capo che fortunatamente si è ripreso dall'attacco del suo consigliere. Pubdush non è rimasto con le mani in mano e con sorpresa di tutti ha organizzato la ribellione. Tira un'aria diversa ora, forse il capo ha riferito del tradimento di Burag, ma i nativi sono decisamenti più attivi e disposti a dare battaglia di quanto non fosse accaduto in precedenza.
Erudash, provato dalla prigionia ma pressato dalla contingenza, continua a fornire dettagli sull'installazione imperiale su Laryc Tred. La sua nave infatti, orbitando sopra il pianeta, ha rilevato la posizione della base. L'installazione è formata da tre torri che costuiscono un perimetro difensivo, al centro sorge, o meglio, si interra l'hangar dove è assemblato il satellite-portale che - se attivo - consentirebbe alla Morte Nera di arrivare su questo sistema.
"Non possiamo permetterlo, dobbiamo sabotare l'operazione" dice Eloise.
"Già!" conviene Qruig "e poi io rivoglio la mia nave e temo di sapere dove andare a cercarla ora...".
Alla riunione è presente anche Pubdush ed è chiaro che ha intenzione di coadiuvare l'assalto. Lui e i suoi guerrieri forniranno ai ribelli un diversivo: attaccheranno frontalmente l'installazione per dare l'opportunità ad Eloise e i suoi di infliltrarsi e completare la missione.
"Dobbiamo aspettarci la presenza di ATST" avverte Erudash. E' chiaro che tutto deve avvenire in poco tempo o sarà una strage di laryctrediani...

"Signore, il segnale dice che i ribelli si trovano a 5 miglia ad ovest" prova a questionare l'ufficiale.
"Non sono più qui. Giri questa chiatta e torniamo immediatamente alla base".
"... sì, signore".


Eloise è nervosa, deve aspettare i primi segni di battaglia prima di passare all'azione. Avverte un disturbo nella forza, qualcosa che la rende nervosa, probabilmente è l'ansia per i laryctrediani. Ma i suoi pensieri sono interrotti dalla tromba dall'allarme degli imperiali: l'assalto è iniziato.
Dopo qualche minuto Eloise, Kyle, Qruig e Chak'Tha passano all'azione. I due jedi saltano sulle mura del perimetro utilizzando le proprie abilità. Portano con loro due rampini e li fissano a terra. I due mercenari, utilizzandoli per la risalita, sono presto al loro fianco.
"Scendiamo!" ordina Eloise. E i quattro scendono di corsa le scale che dalle mura li portano verso l'hangar. Ma purtroppo il piccolo gruppetto non passa inosservato quanto vorrebbe ed una pattuglia di trooper li individua. Kyle ed Eloise mettono mano alla loro spada laser e passano indenni attraverso il fuoco di sbarramento dei trooper, falcidiandoli.
"C'è ancora qualcosa che non va..." dice Eloise, poi capisce, alza lo sguardo e vede incedere verso di lei una figura vestita di rosso, con in mano una spada laser, il passo sicuro e un'aura di odio e rabbia che l'accompagna.
"Finalmente vi ho ritrovato" dice soddisfatto Lieth.

giovedì, dicembre 01, 2005

Sesto tempo

Il gruppo di Eloise si addentra nella bassa foresta di Laryc Tred e, seguendo il consiglio degli autoctoni, con molta circospezione. Il bosco è ostile da attraversare, pieno di enormi funghi e puzzolenti acquitrini.
Eloise e Kyle avvertono le vibrazioni del pericolo nell'aria.
"C'è un predatore nei paraggi" dice Eloise sottovoce ma si accorge che i laryctrediani sono consapevoli di quello che sta accadendo e bisbigliano tra di loro.
Qruig capisce quello che dicono. "Stanno dicendo che qualcosa si sta avvicinando" avverte gli altri.
Si odono i rumori di qualcosa di grosso in avvicinamento, poi da dietro uno degli enormi funghi di cui è composta la foresta appare un enorme predatore decisamente ostile, sbavante e piuttosto affamato a giudicare dall'anomisità con cui ci si rivolge contro. Si alza subito uno strano fischio, modulato da uno strumento fissato su di un'asta in mano a Pubdush. Il predatore, stizzito e spaventato, scappa via lasciando il gruppo libero di proseguire.

Mentre il cammino prosegue Pubdush e il suo consigliere Burag si mettono a discutere nella loro lingua. Qruig riesce a buttare l'orecchio su qualche brandello di conversazione e capisce che il capo sta chiedendo Burag maggiori delucidazioni a proposito di Erudash. Il consigliere si destreggia tra le domande, cercando di evitarle, ma è evidentemente troppo nervoso.

La marcia ha finalmente termine di fronte al relitto di una nave, la Felab, che era ovviamente la nave di Erudash ed è atterrata in modo a dir poco fortunoso: ci sono addirittura dei segni di combattimento sullo scafo. La nave, probabilmente, è stata abbattuta nello spazio. Qruig e Chak'Tha esplorano l'interno della Felab: è buio e non sembra esseci niente di interessante però il cacciatore di taglio non manca di notare che non ci sono armi e che sicurametne qualcuno ha combattuto lì dentro.

All'esterno Kyle chiede spiegazioni a Burag: se questo è tutto quello che il consigliere sa dire riguardo ad Erudash sembra davvero poco! Quando l'ha incontrato? Che gli ha detto? Dove si è diretto? Perché non ha riportato al suo capo l'incidente? Ma il consigliere è un maestro ad evadere le domande e ancora una volta gira la frittata a suo favore facendo notare che non è lui quello di cui si deve provare la lealtà quanto piuttosto degli stranieri che vogliono rischiare la loro vita aprendo una ribellione contro l'Impero.

Eloise guarda in giro utilizzando il suo visore e nota che ci sono delle tracce di calore in avvicinamento da nord.
"Chiatte imperiali in arrivo" avverte la giovane Twi'lek.
Mentre tutti si armano come possono Kyle nota che il consigliere approfitta della confusione per defilarsi mentre dice qualcosa al suo comunicatore. L'apprendista Jedi non ha intenione di farselo sfuggire una seconda volta e invece di pensare alla battaglia lo pedina.
Intanto i laryctrediani si nascondo tra i funghi.

Arrivano gli imperiali e si mettono ad esplorare la zona e purtroppo individuano subito Kyle che è costretto ad uscire allo scoperto, mani in alto. Mentre gli imperiali si avvicinano tenendo sotto tiro Kyle, Eloise salta da uno dei funghi, direttamente sul tetto della chiatta volante.
"Al diavolo!" commenta la Twi'lek e contravvenendo a quanto gli aveva chiesto la principessa Leia sfodera la sua spada laser seminando il panico (e qualche braccio) tra gli imperiali. I laryctrediani, incoraggiati dall'azione di Eloise, escono allo scoperto e partecipano allo scontro.
Chak'Tha e Qruig con i loro fucili fanno fuoco di sbarramento e in poco tempo gli imperiali soccombono all'attacco.

"Dannazione me lo sono fatto scappare un'altra volta!" si maledice Kyle che ovviamente a perso le tracce di Burag. Ma presto ci si accorge che anche Pebdush manca all'appello. Eloise suda freddo: se il capo è rimasto ucciso nella collutazione è sicuro che i laryctrediani non la seguiranno più. La jedi si arrampica su uno dei funghi più alti e dopo poco lo individua: è riverso a terra, con gli acquitrini tinti sangue che fanno disperare di averlo trovato vivo.
Kyle lo soccorre: "E' stato aggredito, ma è ancora vivo".
"E gli è stato tolto il fischio che aveva scacciato il predatore" commenta Qruig.
Nonostante il trambusto è evidente che i laryctrediani, incredibilmente, ancora non sospettano del consigliere.
"E' in pericolo di vita?" si informa Eloise.
"C'è troppo sangue, non si capisce" risponde Kyle.
Sopraggiunge Chak'Tha, con un'unità medica prelevata dalla Felab e la utilizza su Pebdush tamponando la situazione e mettendo fuori pericolo il capo.

"Ora dobbiamo agire in fretta" dice Eloise. Così mentre i laryctrediani riportano il loro capo all'accampamento per provvedere alle sue cure, il gruppo procede alla ricerca del consigliere scomparso e probabilmente di Erudash.
Destinazione: l'Isola Secca all'interno della foresta.

domenica, novembre 06, 2005

Quarto tempo

Il senatore Niligan ed il suo sedicente aiutante Door invitano il gruppo, guidato da Eloise, alla cena con il Governatore della città. Il gruppo è nervoso, ormai ha chiaramente capito di essere stato attirato in una trappola. Niligan e Door aprono la via, seguiti dai loro servitori sallustiani, come sempre armati di ascia-blaster.
Eloise e gli altri si guardano, capiscono che devono agire ora prima che sia troppo tardi. Qruig mette in atto una scena madre e finge di sentirsi male, caracollando in braccio alle guardie sallustiane. Mentre gli altri si avvicinano per capire che succede e dare assistenza al pilota il consigliere Door dà chiari segni di nervosismo e comincia a guardare in fondo alle scale che terminano il lungo corridoio. Eloise afferra il braccio di Niligan e il consigliere Door, allarmato, urla un secco comando nella sua lingua.
Kyle passa all'azione e tenta di accendere la sua spada laser. Skywalker gli ha detto che è lui che non vuole usarla, che la spada non ha nulla che non va. Ed infatti, finalmente, la spada prende vita, seppure con qualche difficoltà, sotto lo sguardo confuso di Kyle e degli avversari. Arrivano altre guardie sallustiane dalle scale e in breve anche Adawa e Lieth sfoderano le loro armi e danno battaglia respingendo i colpi degli ascia-blaster. Eloise spinge Niligan verso Qruig, che è disarmato, e si unisce alla battaglia utilizzando i suoi poteri telecinetici e respingendo l'attacco che proviene dalle scale.
"Lieth: apri la ritirata" ordina Eloise e il gruppo segue il Jedi che un colpo dietro l'altro stende i suoi avversari. I ribelli fuggono mentre i sallustiani lo rincorrono.
Il gruppo si divide: mentre Kyle ed Eloise insieme al senatore Niligan si dirigono alla zona delle prigioni per liberare il senatore Aziz, tutti gli altri si precipitano verso lo spazioporto per liberare la OpenAstro dalla presa del radio-faro traente.

Niligan è disperato e tenta di persuadere i jedi a consegnarsi: gli imperiali minacciano di radere al suolo la città, ma Eloise non si lascia intenerire.
"Avranno pochi motivi per distruggere la città quando saremo fuggiti!" lo rimbecca Kyle. Intanto i tre sono giunti furtivamente alla zona delle prigioni
dove però trovano l'accoglienza degli Stormtrooper!

Nello spazioporto Qruig, Chak'Tha e gli altri riescono a farsi strada fino alla sala di controllo. Dentro ci sono due ufficiali dell'esercito imperiale ma di fronte a due jedi e due ribelli armati decidono di non fare resistenza.
"Non la passerete liscia feccia ribelle!" dicono loro.
Mentre Chak'Tha tiene sotto tiro gli ufficiali, Qruig si dirige insieme a Lieth verso PLT1, il droide amico di Kyle. Pelton indica loro il computer del radiofaro e Qruig prova a disattivarlo, ma quando si rende conto di non riusciere a ricavare niente dalla console, gli spara contro con una certa soddisfazione. Inaspettatamente alcuni dei computer della sala vanno in corto circuito e molte luci si spengono, comprese quelle fuori dalla sala, sulle piste di atterraggio dello spazioporto!

Intanto nelle prigioni lo scontro continua. Il corridoio si dirama in tutte e quattro le direzioni ma Eloise e Kyle sono bloccati dietro un angolo al di là del quale ci sono due trooper che fanno fuoco di sbarramento, difendendo l'accesso all'area delle celle vere e proprie.


Eloise penetra in un condotto di areazione mentre Kyle tiene impegnati i tropper. Il non più giovane padawan sbuca di tanto in tanto dall'angolo rimandando indietro i colpi di blaster con l'ausilio della sua spada laser. Kyle si accorge però cha alle sue spalle stanno arrivando altri trooper e prima che sia tardi si ritira di nuovo dietro l'angolo.
"Entri anche lei nel condotto di areazione!" gli ordina Kyle e poi si nasconde sopra le tubature appese al soffitto. Eloise intanto sbuca fuori dal condotto di areazione e abbatte i due trooper che sbarrano l'accesso alle prigioni. Dopo poco arriva anche Niligan e mentre Eloise opera sul computer che blocca le porte delle celle, Niligan si dirige verso la cella di Aziz: evidentemente il senatore sa dove è tenuto il suo compagno.

Nella sala di controllo la tensione è altissima ma Chak'Tha riesce a tenere la situazione in pugno, coadiuvato dai jedi. Qruig ordina agli altri di ritirare verso la nave, sicuro che il suo danno sia stato sufficiente. Il pilota però si trascina dietro Pelton, non prima di avergli sparato contro il dado di costrizione, disattivandolo.
Ma fuori dall'edificio trovano i trooper pronti a dar loro il benvenuto: sono appostati sopra un'altro edificio e sparano con l'ausilio di un piccolo cannoncino da assalto. I nostri devono agire in fretta, prima che dietro di loro spuntino altri avversari. Qruig contatta C1, che si trova ancora nella OpenAstro e gli chiede di sparare qualche colpo contro gli edifici circostanti, per diversivo. Il piccolo droide ci mette poco ad eseguire l'ordine e il gruppo, nella confusione generale, approfitta per uscire allo scoperto e correre verso la nave.
Kyle striscia sui condotti, il più furtivo possibile, nel tentativo di arrivare non visto sopra i trooper appena arrivati.
Purtoppo però i condotti sono vuoti e Kyle fa troppo rumore: uno dei trooper lo punta e lui si lascia cadere per evitare un colpo di blaster. Atterrato sul corridoio fa appena in tempo ad usare la forza per puntare i blaster dei trooper uno contro l'altro. I due soldati fanno il resto, fulminandosi a vicenda. Purtroppo però ad attenderlo c'è un terzo trooper che gli spara contro e lo colpisce!
Kyle si accascia al suolo mentre Eloise, da lontano, assiste a tutto e si getta in suo soccorso. La jedi abbatte il trooper solitario con l'ausilio della sua spada laser e poi si inchina verso il suo padawan: è ferito ma fortunatamente ancora vivo! Kyle si riprende, seppur dolorante ed arrivano anche Niligan e il neo-liberato senatore Aziz.


Qruig arriva alla sua nave, accende i motori e controlla i computer di bordo. "Tra i vari computer che sono andati in panne c'è anche quello del radiofaro!" urla trionfante e sollevato. La OpenAstro riesce ad alzarsi in volo "C1: scudi, presto!" ordina Qruig e fa bene: arrivano i trooper e sparano contro la sua nave che incassa qualche colpo prima che gli scudi abbiano raggranellato l'energia sufficiente a deflettere i laser.
"Eloise, salite sul tetto: veniamo a prendervi lì" dice Qruig al suo comunicatore.

Eloise e gli altri si fanno strada verso i piani superiori, scortando i due senatori, ancora sconvolti. Sul tetto ci sono altri trooper ma la jedi è sufficiente per tenerli a bada. Un'altra torretta d'assalto è pronta a dare il benvenuto alla OpenAstro che sta emergendo in decollo verticale dai palazzi sottostanti. Qruig riesce a schivare miracolosamente uno dei colpi diretti contro di loro. Le manovre sono difficili con tutti i palazzi lì vicino! Eloise riesce finalmente ad arrivare alla torretta e la mette fuori uso.
Mentre la OpenAstro si avvicina per recuperarli si apre un'altra porta e sul tetto si riversano dentro un'altra quantità di soldati e Darth Vader in persona!
Cala il silenzio e nella sorpresa e nello sconforto generale si sente il rumore della spada laser di Vader che si accende. "Mi aspettavo il giovane Skywalker, ma voi andrete bene lo stesso".

Eloise ricorda bene di quando Luke le ha parlato di Vader; egli le ha rivelato dei suoi incontri con il signore dei Sith e in particolare della volta che l'ha affrontato sopra la luna boscosa di Endor.
"Quando l'affrontai al cospetto dell'Imperatore" le disse Luke "quasi caddi nella morsa del lato oscuro. Avevo paura ed ero pieno di odio nei loro confronti. L'Imperatore mi voleva al posto di Vader come suo braccio destro ed io vacillavo, sconfortato al pensiero dei miei amici che combattevano senza speranza sulla luna boscosa di Endor. Quando capii che la tentazione prendeva forza in me decisi di fuggire e riuscii a farlo per un pelo. Darth Vader approfittò per dar battaglia ai ribelli nella loro incursione contro la Morte Nera, risultando decisivo nel respingere il loro attacco. Probabilmente se non fossi fuggito le cose sarebbero potute andare diversamente...".

La OpenAstro apre il portellone di accesso e da questo escono Lieth e Adawa per schierarsi al fianco di Eloise, spade laser in pugno, pronti ad affrontare Vader.
"Vedo che Luke si è dato da fare!" gongola Vader per nulla impressionato.
La OpenAstro manovra per sparare contro Vader ma il signore dei Sith, alza una mano con noncuranza e manda a sbattere la nave contro il palazzo vicino. "C1: stabilizzatori! Compensiamo!!" urla disperato Qruig mentre la nave colpisce l'edificio mandando scintille e rumori inquietanti.
"Gli armamenti sono fuori uso, dannazione!" impreca Qruig.

"Arrendetevi!" intima Vader
"Non dovevi intralciarci" lo rimbecca spavaldo Lieth "siamo più forti e numerosi di quanto credi!". Lieth, Adawa ed Eloise si gettano contro Vader dando luogo ad uno scontro spettacolare: Vader riesce a tenere testa a tre spade laser dirette contro di lui. I trooper intanto tengono sotto tiro Kyle e i senatori, ma per fortuna riemerge in loro aiuto la OpenAstro.
"Chak'Tha, dammi fuoco di sbarramento!" chiede Kyle e il cacciatore di taglie, affacciatosi al portellone spara contro i tropper. Kyle prende entrambi i senatori sotto braccio e salta al di là del cornicione, atterrando fortunosamente sulla OpenAstro.

Intanto i tre jedi continuano il loro assalto contro Darth Vader che sta avendo la meglio contro di loro. I ribelli sono fiaccati e stanchi mentre il loro avversario appare ancora in netto vantaggio su di loro. Lieth viene brutalmente disarmato della sua spada laser con un colpo che gli recide la mano di netto.
Lieth è a terra urlante mentre Adawa ed Eloise, scosse, si mettono spalla contro spalla per prendere tempo.
"Luke vi ha ingannato" dice Vader diretto ad un Lieth trasfigurato dalla rabbia e dall'odio "il lato oscuro porta davvero alla potenza. Ora torna dal tuo maestro e raccontagli del tuo fallimento" conclude rivolto a Lieth.
"Nooooooo! Io non ho fallito" urla Lieth e con un gesto della mano sinistra richiama a sé la sua spada laser.
"Lieth fermati, dobbiamo fuggire" dice Eloise al suo compagno ma lui non vuole sentire storie e si getta maldestramente contro a Darth Vader che tiene a bada con noncuranza. I trooper, riparatisi per sfuggire al fuoco della OpenAstro, non osano alzare i fucili contro i ribelli senza un ordine esplicito del signore dei Sith.
"Il tempo stringe, dobbiamo andare" dice Adawa alla compagna "vai avanti tu, provo io a convincere Lieth, forse a me darà retta".
Adawa copre la fuga di Eloise, che con un agile balzo salta verso il portellone aperto della OpenAstro.
"Lieth andiamo via" implora Adawa ma Lieth non le da ascolto e continua a combattere contro un Vader che lo tiene a bada senza la benché minima fatica fino a quando, stufo non decide di recidergli anche l'altra mano.
Lieth cade in ginocchio urlante e piangente. Vader gli posa sopra il capo la sua nera mano guantata.
"Ingannato!" sentenzia.
Adawa è sconvolta ma capisce di non poter fare più nulla e anche lei ripiega verso la OpenAstro.

La OpenAstro scappa di tutta furia dal pianeta Murbag ma due squadriglie di TIE sono già pronte a sbarrare loro la strada.
"Dobbiamo trovare una destinazione diversa dalla nostra base, rischiamo di avere qualche trasmettitore spia a bordo" avverte Eloise, scurissima in volto e chiaramente sconvolta per aver lasciato Lieth dietro di sé.
"Non potevi fare di più" la consola Adawa. Kyle non trova parole ma guarda con compassione la giovane Twi'lek: ben prima di lei era fuggito in maniera ben peggiore dal proprio destino.
"Signori, il thè a dopo" urla Qruig mentre tenta di lasciarsi indietro i Fighter e gli Interceptor. C1, interfacciato al computer di bordo, lavora freneticamente per raggrannellare ogni briciolo di energia della nave e riattivare i cannoni danneggiati da Vader.
Chak'Tha si dirige alla torretta posteriore e fa il possibile per abbattere i TIE, riuscendo anche ad abbatterne uno.
"I cannoni superiori sono di nuovo on-line!" esulta Qruig e subito li scarica contro i suoi avversari riuscendo ad abbatterne uno. La nave però è discretamente danneggiata e i laser malfunzionanti provocano un calo spaventoso di energia. La notevole abilità di pilota di Qruig riesce fortunatamente a fare il resto. La nave schiva, si impenna, sfugge ai laser nemici - per quanto possibile - e riesce ad incassare qualche colpo raschiando il fondo del barile agli scudi deflettori.
Arriva Kyle che si siede accanto al pilota e comincia ad impostare il computer per il salto nell'iperspazio.
"Come funziona questo dannato aggeggio?" domanda Kyle che ha assai poca esperienza di astrogazione.
"Così!" conclude Qruig e la OpenAstro riesce ad entrare nell'iperspazio, sfuggendo di nuovo per un soffio alle forze imperiali.

sabato, ottobre 15, 2005

Terzo Tempo


La OpenAstro sta atterrando su Kedugan, un pianeta speduto nella galassia, dalla conformazione prettamente montagnosa, con alte vete e profondi canion. Il mare che bagna le terre è estremamente acido e produce una fitta nebbia velenosa da cui spuntano, come in un mare di nuvole, le vette. Abbarbicate alla montagna, nelle posizioni più nascoste, sono installate le costruzioni biancastre di plastacciaio che fungono da basi operative della Ribellione.

Su di un ponte, tra un edificio ed un altro, stanno Luke e Kyle mentre discutono sul futuro di quest'ultimo. Kyle non vuole seguire Skywalker in un secondo addestramento Jedi.
"La Forza gestisce i nostri destini, non puoi sottrarti al tuo futuro" gli dice Luke ma Kyle non è convinto.
"Non sono capace, già una volta ho abbandonato questo percorso ed ora è tardi per ricominciare! Hai pagato per la mia taglia e ti sono debitore, sono certo che potrò fare qualcos'altro per rendermi utile alla Ribellione" risponde.
"Kyle tu non puoi essere un semplice simpatizzante della Ribellione. Molto potrebbe dipendere da te... l'Impero ha un'arma che può distruggere interi pianeti".
"Vedremo, ho bisogno di tempo per pensare...".

Da lontano Lieth ed Eloise osservano la scena. Lieth, il primo dei cavalieri addestrati da Luke, è piuttosto interdetto: spera davvero che Luke non abbia intenzione di prendere nel suo gruppo Kyle.
"E' vecchio! Ha più di trent'anni. Dovremmo essere più selettivi Eloise".
Ma Eloise pare non essere molto d'accordo con lui.
"Gli affideresti la tua vita?" le domanda Lieth e il silenzio enigmatico di Eloise è sufficiente da farlo irritare "Mi sa che ti sbagli" e se ne va. Sopraggiunge Adawa stringendo il braccio di Eloise che continua ad osservare la discussione tra Kyle e Luke.
"Lascia perdere" le dice "fa parte del carattere di Lieth essere sospettoso. E poi lui è stato il primo, lo sai".
Adawa ed Eloise sono molto amiche e addirittura la Vulca è a conoscenza della cotta di Eloise per il suo Maestro.

"Bene!" dice Leia diretta a Qruig e Chak'Tha "avete auto il vostro compenso, ora siete liberi di andare. Anche se ora che sapete di questa base preferirei di gran lunga se desideraste di rimanere e diversamente mi sentirei in dovere di essere un po' più insistente". Chak'Tha invece sembrebbe propenso a rimanere: finché sarà pagato, s'intende. La perifrasi di Leia Organa invece non convince completamente il pilota della OpenAstro, Qruig preferirebbe davvero chiuderla qui. L'incidente sui cieli di Tatooine potrebbe in qualche modo essere archiviato, oliando qualche ingranaggio e pagando chi di dovere. Comincia a borbottare con Chak'Tha per convincerlo di lasciar perdere ma poi è interrotto da Leia.
"Qui c'è posto. E Luke mi ha detto che conta su di voi" sorride la donna mentre Qruig si volta verso di lei con l'aria sorpresa di chi sta per essere liquidato "Mi ha detto che siete in gamba!" conclude.
Qruig capisce l'antifona e sbuffa rassegnato. "Ok, resteremo...".

Passano cinque settimane alla base ribelle di Kedugan e il lavoro procede frenetico. Pare che si stia preparando qualcosa. Spesso arrivano navi che scaricano pezzi di ricambio per gli X-Wing. Qruig è assoldato nell'hangar dove - tra l'altro - mette mano anche alla sua OpenAstro. Chak'Tha assiste alle sedute di addestramento al poligono di tiro. I ribelli sono molto più organizzati di
quanto non ci si potrebbe aspettare in questi tempi e i nuovi arrivati vengono presto integrati nell'ambiente.

Kyle intanto, con il visore abbassato e il drone laser che gli gira intorno, è piuttosto nervoso. Non è ancora riuscito a bloccare un colpo e la spada laser di Luke gli trema nelle mani.
"Ci tengo a ricordatelo" sibila Kyle "ho accettato di riprendere questa farsa solo si mi aiuterai a vendicare il mio Maestro, chiaro?" il nuovo padawan è piuttosto nervoso e frustrato.
"La forza non si usa Kyle, lo sai" gli rimanda indietro Luke "E meno che mai la si usa attraverso sentimenti negativi: la paura, la rabbia, l'orgoglio. La vendetta è un misto di questi tre. Lascia passare questi sentimenti e ciò che ti resterà sarà il senso della giustizia".
Kyle, irritato, si alza il visore e spegne la spada di Luke. Per troncare la discussione, visto che Luke ha in mano la sua vecchia spada, ormai rotta da tempo, gli chiede se si può riparare.
Luke accende la spada sotto lo sguardo allibito di Kyle, la rotea e poi spegnendola la lancia a Kyle.
"Sei tu che non la vuoi usare Kyle. Sei tu che sfuggi la forza, lascia che ti trovi" e si volta.
"Esercitati!" gli ordina Luke uscendo.

L'Ammiraglio Ackbar ha riunito un piccolo gruppo di ribelli tra cui i Jedi e l'equipaggio della OpenAstro per illustrare loro la missione che deve affidargli. Due ex-senatori, il senatore Azis e il senatore Niligan, lavorano segretamente per la ribellione ed hanno preziosi documenti da consegnare. Attualmente attendono un contatto da parte della Ribellione sul pianeta Murbag.
Luke dice di volersi occupare dell'incarico personalmente ed assolda anche la OpenAstro per coadiuvarlo.

Più tardi, privatamente, Eloise discute col suo maestro e gli chiede chi abbia intenzione di portare con sé nella missione. Luke in questo periodo è molto pensieroso, gravato da molte preoccupazioni e qualcosa gli frulla per la testa.
"In realtà partirete solo voi tre Jedi e l'equipaggio della OpenAstro" le rivela Luke "Io resterò in incognito. La forza mi chiama e devo capire cosa sta cercando di dirmi".
Eloise sgrana gli occhi, presa in contropiede dalla rivelazione. Luke comprende il suo turbamento e sorridendole le mette le mani sulle spalle.
"Eloise tu ormai sei pronta, non puoi più essere semplicemente la mia Padawan, sei un Cavaliere".
"No, non mi sento pronta e poi tu dove andrai?" protesta Eloise. Ma Luke, continuando a sorridere, non ha intenzione di fare marcia indietro.
"Devi prendere il comando della missione. Adawa e Lieth capiranno. Partirete con la OpenAstro e due X-Wing di scorta. Lascio l'istruzione di Kyle nelle tue mani. Avete un destino da assolvere per conto vostro. Io posso indicarvi il cammino ma non posso camminare al posto vostro. Eloise, che la Forza sia con te!" poi le stringe le mani nelle sue e infine si volta lasciando il nuovo cavaliere a riflettere sulle sue parole.

Lieth continua a pungolare Kyle nei suoi allenamenti.
"Dai vecchio! Mostrami quello che (non) sai fare: sarà indispendabile se vogliamo essere un gruppo".
Kyle è ancora di fronte al droide che gli vola intorno e il suo orgoglio (in fin dei conti ha quasi 20 anni più di Lieth) gli ordina di accettare la sfida del giovane Jedi arrogante, nonostante finora non sia mai riuscito a parare nessun colpo a lui diretto. Calma il respiro e poi tenta nuovamente di percepire l'arrivo del colpo.
Qualcosa finalmente cambia nelle percezioni di Kyle, così il primo colpo - se proprio non viene parato - almeno viene schivato. Il secondo invece viene inaspettatamente parato. Lieth, contraddetto, si alza e se ne va per non darla vinta a Kyle.

C1 sta entrando a bordo della OpenAstro per preparare i salti nell'iperspazio: il viaggio prevede due salti. Luke, con sorpresa di tutti, rivela all'equipaggio che non sarà con loro in questa missione. "Vi raccomando cautela: gli imperiali sono ovunque. Che la Forza sia con voi!".
La OpenAstro lascia così l'atmosfera di Kedugan ed entra nell'iperspazio sotto la guida sicura di C1. Nella pausa tra il primo e il secondo salto Qruig rileva la presenza di navi poco distanti.
"Non sono navi imperiali, ma sono armate" osserva il pilota.
"Ghiish'ka ti" risponde Chak'Tha.
"Che ha detto?" chiede Eloise

"Che sono navi pirata" conclude Qruig "infiliamoci in un campo di asteroidi prima che ci individuino". Purtroppo però la OpenAstro è già avvicinata da uno shuttle armato. Qruig tenta di dissuaderli dall'avvicinarsi ma lo shuttle chiede di ispezionare il cargo. Intanto la nave è finalmente dentro il banco di asteroidi e si prende anche qualche colpo.
"Per fortuna ho revisionato gli scudi!" dice Qruig poi accelera si lascia indietro quasi tutte le navi nemiche. Solo uno shuttle gli sta ancora dietro ed è pronto a sparargli.
"C1. Iperspazio!" ordina Qruig non appena fuori dal campo di asteroidi.

La OpenAstro arriva finalmente nel sistema binario di Murbag. Il pianeta è decisamente inospitale: venti fortissimi rendono difficile la navigazione e sono capaci di trascinare anche pietre piuttosto grandi. Le città sono protette da enormi cupole che funzionano da barriere. Il pianeta è cosparso di miniere che ormai sono state prosciugate ed ora infatti è abitato da pochi coloni. La OpenAstro, scortata dagli XWing, atterra nello spazioporto e subito arriva una delegazione di civili ad accogliere l'equipaggio: si tratta di un Twi'lek ben vestito con al seguito un piccolo gruppo di guardie sallustiane ormate di ascia-blaster.
"C'è qualcosa che non mi convince nel loro modo di fare" esordisce Qruig ed Eloise, guardandoli non può far altro che annuire. Dopo un'imbarazzante attesa Qruig apre il portellone e i nostri eroi scendono a terra. Il Twi'lek si presenta con un grande sorriso.
"Sono Niligan" e saluta calorosamente Kyle chiamandolo "Skywalker". Kyle gli stringe la mano ma alla notizia che lui in realtà si chiama Katarn resta contraddetto.
"Luke non è potuto venire" gli dice Eloise.
"Gli accordi non erano questi..." si rattrista Niligan. "Ci aveva promesso la sua protezione" incalza l'ex-senatore.
"Ci penseremo noi" dice Eloise, indicando Lieth, Adawa e gli altri del gruppo.

L'equipaggio entra nel palazzo del governatore di Murbag, ma prima è costretto a lasciare le armi. Qruig che è rimasto con Adawa a verficare le condizioni della OpenAstro dopo il viaggio prende a bordo fucili e pistole.
Un lacché di Niligan viene poi ad avvisarlo che Azis non è ancora arrivato e che non è previsto un suo arrivo a breve. Qruig viene quindi invitato a rifocillarsi al palazzo del governatore.
"Certamente, appena avremo finito un paio di controlli" prende tempo Qruig.

Il resto dell'equipaggio viene alloggiato in una grande stanza, munita anche di letti. L'appuntamento è a più tardi, a cena, dove sarà presente anche il goverantore della città che conosce gli estremi dello "scambio" e sta coprendo l'operazione alle forze imperiali, mettendo a repentaglio la sua stessa incolumità. Un gruppo di sallustiani sistemano la stanza e l'ultimo si sofferma un attimo, poi dopo essersi guardato intorno sibila inaspettatamente: "pericolo" e se ne va. Il gruppo restia perplesso e sempre più teso.

Qruig intanto esce dalla nave ed assiste alle operazioni dei tecnici che lo stanno rifornendo. In realtà li sta distraendo perché C1, di nascosto, sta cercando un terminale con cui interfacciarsi al computer dello spazioporto.

Nel palazzo Chak'Tha ed Eloise cercano un modo per uscire senza essere visti dalle guardie, ma tutte le uscite sono presidiate. Kyle e Lieth invece si dirigono al vicino spazioporto dove l'ex-fuggitivo vi conosce un tecnico: PL-T1 (altresì noto come "Pelton") che è un droide che si occupa del traffico aere. Lieth è perplesso e sarcastico ma Pelton invece è affabile, contento del suo lavoro alla torre di controllo e di mostrarlo a Kyle. Dopo poche domande si scopre che entrambi i senatori sono effettivamente già arrivati da diverse settimane e che Azis è prigioniero. PL-T1, conoscendo Kyle non esita a rispondere alle sue domande e nessuno degli altri tecnici fa caso, nel caos generale, di cosa stanno parlando. PL-T1 rivela inoltre che la loro nave è tenuta sotto osservazione dalle forze imperiali.
"Forze imperiali?" domanda Lieth esterefatto.
"Sì" risponde candidamente PL "sono arrivati qualche settimana fa, con una nave cargo. Inoltre la OpenAstro è tenuta bloccata a terra da un faro traente" conclude PL-T1.

Nel frattempo C1 si è infiltrato nella rete dello spazioporto individuando proprio lo stesso trasporto di cui parlava PL e scoprendo che portava con sé ben 50 trooper e 2 TIE-Interceptor.

Chak'Tha ed Eloise vagando nel palazzo alla ricerca di un'uscita non sorvegliata intravedono una figura che li mette in agitazione.

"Hai visto anche tu defilarsi uno stormtrooper?" chiede Eloise allarmata.
Chak'Tha annuisce e i due capiscono che devono agire in fretta. Tornando sui loro passi si incrociano nuovamente con il sallustiano che li aveva avvisati di fare attenzione. Eloise gli chiede dove si trovino le prigioni e l'alieno, assicurandosi di non essere osservato, indica alla finestra un grande palazzo nelle vicinanze. Chak'Tha porge il suo binocolo ad Eloise e la giovane Jedi può notare che l'edificio è difeso dalle forze imperiali, appostate lungo il cornicione. I trooper, sul tetto, stanno montanto un cannoncino difensivo.

Mentre Eloise chiama a raccolta tutti gli altri membri dell'equipaggio presso i loro alloggi, arriva Niligan che invita i presenti a scendere per l'incontro con il Governatore...